Denise Pipitone, la guardia giurata che vide la bambina rom a Milano: “La dovevo fermare”

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 17 Maggio 2021 - 12:16 OLTRE 6 MESI FA
Denise Pipitone, la guardia giurata che vide la bambina rom a Milano: "La dovevo fermare"

Denise Pipitone, la guardia giurata che vide la bambina rom a Milano: “La dovevo fermare” (Foto d’archivio)

Felice Grieco è la guardia giurata che nel 2004 vide una bambina rom, a Milano, che assomigliava a Denise Pipitone. Oggi Grieco dice a Storie Italiane che avrebbe dovuto fermare quella bimba.

Felice Grieco, la guardia giurata che vide la bambina che somigliava a Denise Pipitone

Dice Grieco: “La dovevo fermare, mi sarei tolto ogni dubbio. Chiesi di inventare una scusa per poterlo fare, mi dissero di no. Ero nervoso, non sapevo come agire. Se l’avessi bloccata e non era lei sarei finito nei guai”.

“Quando è arrivata la pattuglia chiedendomi dove di trovasse la bambina gli ho fatto presente che, dato il tempo passato, il gruppo era andato via. Chiesi alla poliziotta se le potevano interessare i filmati che avevo fatto e glieli ho mostrati. Lei è sbiancata  e ha invitato per radio i colleghi a fare controlli a tappeto, ma tutto il gruppo era sparito senza lasciare traccia”.

L’avvocato di Piera Maggio fa un appello all’autore della lettera anonima

“Invito ancora una volta l’anonimo che ci ha fornito elementi nuovi sulla scomparsa di Denise. Ti attendiamo, nella massima riservatezza, abbiamo bisogno di te, vieni fuori in qualche modo, però aiutaci, aiutaci ancora”. E’ l’appello lanciato nuovamente dall’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, la mamma della piccola Denise Pipitone scomparsa il primo settembre del 2004.

Nel corso di un collegamento con la trasmissione di Mara Venier, Domenica In, il penalista ha rivelato alcuni particolari della lettera anonima ricevuta mercoledì scorso al suo studio, che sono stati in parte riscontrati. A cominciare dal fatto che diverse persone sarebbero state testimoni oculari del rapimento della bimba, avvenuto a mezzogiorno davanti alla sua abitazione di Mazara del Vallo.

“Come è possibile, dopo 17 anni, avere ancora paura a parlare? Di cosa hanno paura, di chi? Si devono vergognare” ha esclamato il legale invitando anche questi testimoni a farsi avanti “per scardinare il muro d’omertà” che ha contrassegnato questa vicenda. Ritornando alle indicazioni fornite dall’anonimo l’avvocato Frazzitta ha rivelato che “nella ‘fotografia’ che ci ha fornito compaiono altre figure, che non sono Anna Corona e Jessica Pulizzi“. Si tratta dell’ex moglie di Pietro Pulizzi, papà naturale di Denise, e della figlia Jessica, processata e assolta in via definitiva per il rapimento.