Donna lascia tutto a compagna: famiglia impugna testamento

Donna lascia tutto a compagna: famiglia impugna testamento
Donna lascia tutto a compagna: famiglia impugna testamento

LA SPEZIA – Una donna è morta e ha lasciato tutti i suoi averi alla compagna di una vita. Un testamento redatto in favore della sua compagna lesbica che non è andato giù alla famiglia della donna, tanto da decidere di impugnarlo. Così dopo il lutto, la compagna si ritrova indagata in una inchiesta giudiziaria per peculato a La Spezia.

Tiziano Ivani sul Secolo XIX scrive che i parenti della donna, morta a poco più di 50 anni per un cancro, hanno impugnato il testamento redatto e hanno denunciato la compagna per falso, circonvenzione d’incapace e peculato:

“L’incartamento finisce sulla scrivania del sostituto procuratore Luca Monteverde, che delega le indagini alla sezione in Procura della Guardia di finanza. Dall’attività investigativa finora emerge una situazione piuttosto ingarbugliata. Il magistrato però ritiene di dover iscrivere nel registro degli indagati la convivente per il reato di peculato.

La denuncia riferisce di alcune spese ingiustificate, che la donna avrebbe dovuto conteggiare e mettere a verbale in qualità di amministratore di sostegno. Gli inquirenti stanno calcolando l’ammontare del “buco”, raccogliendo pezze giustificative e ascoltando alcuni dei testimoni della vicenda. Di recente è stato sentita anche l’indagata.

La donna si difende sostenendo che si sia trattato di alcune sviste, perché non avrebbe avuto nessun interesse a sottrarre dei soldi all’ex convivente. In fin dei conti, si tratta di denari che, come previsto da testamento, sarebbero diventati suoi. I finanzieri stanno cercando di rimettere insieme un puzzle piuttosto complesso, che li costringe ad andare a scavare nella vita privata di due persone.

Riguardo il loro legame nessuno infatti ha avanzato dubbi, le altre ipotesi di reato avanzate dai familiari non sono state neppure prese in considerazione dal magistrato, che le ha subito archiviate. Chi conosce la donna, la descrive come molto scossa per l’accaduto, si era fatta nominare amministratore di sostegno per stare ancora più vicina alla compagna e avere la possibilità di aiutarla a sbrigare anche la burocrazia”.

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