Ebola, primo medico italiano contagiato in Sierra Leone: arriverà a Roma

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Novembre 2014 - 12:38 OLTRE 6 MESI FA
Ebola, primo medico italiano contagiato in Sierra Leone: arriverà a Roma

Foto LaPresse

ROMA – Un medico italiano di Emergency è stato contagiato dal virus Ebola in Sierra Leone. Si tratta del primo medico italiano che sarà trasferito all’ospedale Spallanzani a Roma nella notte tra il 24 e 25 novembre.

Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, in una nota ha dichiarato:

“Mi sento di rassicurare la famiglia che il nostro medico sta bene, non ha avuto febbre o altri sintomi durante la notte, stamattina ha fatto colazione e continua a bere in maniera autonoma, esprimo la mia vicinanza a lui e alla famiglia e assicuro che il governo italiano tutto è al fianco del nostro connazionale”.

La notizia del contagio, avvenuto il 23 novembre, è stata data da Emergency, che ha attivato i contatti con la Farnesina, spiega il ministro Lorenzin:

“Abbiamo avuto nel pomeriggio di ieri (23 nvoembre, ndr) notizia dall’ONG Emergency di un medico italiano positivo al virus Ebola in Sierra Leone. Sono state immediatamente attivate l’Unità di crisi della Farnesina e l’Aeronautica Militare per le conseguenti attività operative ed il trasferimento del paziente presso l’Istituto Nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani”.

Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, d’intesa con il Presidente del Consiglio, il Ministro della Difesa, il Ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale e il Ministro dell’Interno,

”ha dato disposizioni immediate per organizzare il trasferimento e il trattamento del medico italiano con trasporto ad alto biocontenimento”.

Il medico di Emergency, rende noto il ministero,

”arriverà in Italia durante la nottata. Sono state predisposte tutte le misure per garantire il trasporto e il ricovero del paziente in massima sicurezza e iniziare tempestivamente il trattamento clinico”.

Il medico italiano trovato positivo per il virus Ebola è, almeno secondo quanto comunicato ufficialmente dai singoli stati, il paziente numero 21 che verrà trattato fuori dall’Africa Occidentale. Nella maggior parte dei casi si tratta di operatori rimpatriati dopo essersi ammalati prestando servizio nei paesi più colpiti, mentre pochissimi sono i contagi avvenuti su suolo europeo o statunitense.

Negli Stati uniti sono 9 i pazienti trattati per il virus. In Spagna sono invece morti entrambi i missionari rimpatriati, il primo dei quali è stato anche il primo caso di Ebola fuori dai confini africani, mentre Teresa Romero, l’infermiera che si e’ infettata dopo aver curato uno dei due, e’ stata dichiarata guarita.