Elena Ceste, don Roberto non può parlare per il segreto confessionale

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Giugno 2014 - 12:14 OLTRE 6 MESI FA
Il marito di Elena mostra a Chi l'ha visto? la chat della moglie su Facebook

Il marito di Elena mostra a Chi l’ha visto? la chat della moglie su Facebook

ASTI – Elena Ceste si è confessata con il suo parroco di fiducia prima di sparire nel nulla. Sono passati 4 mesi e della mamma di Costigliole d’Asti si sono completamente perse le tracce. E’ come se si fosse volatilizzata, una mattina d’inverno, lasciando i vestiti che indossava ammucchiati vicino al cancello della sua villetta.

Ma c’è una persona che potrebbe sapere qualcosa in più. Ma non vuole, e non può, farne parola: si tratta di don Roberto, proprio il sacerdote che ha confessato Elena. Il segreto confessionale gli impone di non dire cosa ha ascoltato proprio da Elena. Qualcuno la perseguitava? Un altro uomo? La donna prima di sparire era molto angosciata, aveva parlato di un tradimento anche al marito. Forse, di un video che la comprometteva girato a sua insaputa. Ma il Diritto canonico impone il silenzio a don Roberto:

«Il sigillo sacramentale è inviolabile; pertanto non è assolutamente lecito al confessore tradire anche solo in parte il penitente con parole o in qualunque altro modo e per qualsiasi causa», si legge nel Codice di Diritto Canonico, 983,1. Unico deroga quando i segreti mettano a repentaglio la vita di una terza persona, ovvero «in casi eccezionali in cui la custodia del segreto dovesse causare a chi li confida, a chi ne viene messo a parte, o a terzi danni molto gravi ed evitabili soltanto mediante la divulgazione della verità».