Elena Ceste, la sensitiva: “Una donna sola, si è uccisa”

Elena Ceste
Elena Ceste

ASTI – “Per Elena ho sentito subito una empatia. Ho avvertito che fosse una donna sola, esaurita, sentiva voci. Non ho mai visto il marito Michele colpevole bensì ho sempre creduto si trattasse di suicidio”: queste le parole della sensitiva, almeno così lei si dichiara, Rosemary, nome d’arte di Maria Rosa Laboragine di Montegrotto, intervistata da ReteNews24.it. Rosemary parla di Elena Ceste, la donna di Costigliole d’Asti lo scorso 24 gennaio e poi ritrovata morta sette mesi dopo, in un fosso vicino casa.

“Avevo già detto tempo addietro – continua Rosemary – quando il corpo della mamma di Costigliole ancora non era stato trovato, che bisognava cercarla, purtroppo deceduta, nell’acqua a 8, 10 Km dalla sua abitazione”. Rosemary parla anche del caso del piccolo Loris, ucciso lo scorso 29 novembre: “Ho avuto la sensazione su cosa fosse successo al piccolo Loris, quando una amica della mamma ha parlato in trasmissione raccontando un episodio di bambine. Ho avvertito che il piccolo fosse stato ucciso nella sua cameretta dalla mamma, da sola. Ma ho anche sentito che lei, Veronica, non ricordi davvero più nulla di ciò che ha fatto. Però ho anche una sensazione strana sul cacciatore. Non mi convince. Sa qualcosa ma non vuole dirlo, probabilmente c’è qualcosa che nasconde in casa”.

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