Elisa Toti: “Ma quale bunga bunga, ad Arcore guardavamo documentari”

Pubblicato il 30 Settembre 2011 - 13:19 OLTRE 6 MESI FA

Elisa Toti (Foto Lapresse)

MILANO – L’ultima versione del bunga bunga è che fosse un dopocena a base di documentari. Lo racconta Elisa Toti intervistata dal Giornale. Poco più di 30 anni, inizi in Medisaet e poi qualche televendita Publitalia, una comparsata a “La Sai l’ultima?”. Un affitto pagato in via Olgettina, un amore smisurato per Silvio Berlusconi. “Sono sempre stati ricevimenti di gran classe – racconta lei – con parecchi invitati e invitate. Arrivavano i camerieri con gli aperitivi. Si parlava amabilmente e si aspettava che lui arrivasse. Tra un impegno e l’altro non riusciva mai a essere con noi prima delle dieci. Si cenava tra storielle, canzoni, racconti e aneddoti. Poi si scendeva per vedere qualche film o documentario. Silvio ha un documentario per ogni Regione e gli piace commentarlo e vederlo con i suoi ospiti”.

Serate da sbadiglio, altro che frenetiche danze alla lap dance: “A me non è mai saltato addosso nessuno in quelle feste mi creda. Né ho ricevuto avances o complimenti pesanti. Se avessi visto qualcosa di strano, per come sono fatta io, non ci avrei messo un minuto a voltare i tacchi e andarmene”. Poi, la casa: “Intendiamoci, io ho sempre abitato a Cologno Monzese fin dai primi mesi in cui lavoravo a Mediaset e, nel mio andirivieni con Siena, ho cambiato più d’un appartamento. A un certo punto ho chiesto se poteva aiutarmi a trovare una sistemazione perché ero davvero in difficoltà. Mi ha suggerito di parlare con Nicole Minetti perché lei aveva degli agganci e così mi sono ritrovata in via Olgettina”.

“E pensare che quando Nicole mi ha detto che mi aveva trovato casa mi sono presentata con i soldi per darle la caparra. Non potevo nemmeno immaginare che non ci fosse affitto da pagare. Adesso se penso a tutto ciò che si è scatenato su noi ragazze di via Olgettina mi scappa quasi da ridere ma, mi creda, è stato terribile. Terribile sentirsi tirate in ballo per essere solo è soltanto una buona amica del presidente del Consiglio. Terribile essere intercettata e sapere di esserlo ancora adesso. Tanto che se dico a mia madre che ho bevuto un bicchiere o fumato una sigaretta, chissà che cosa si immagina chi ascolta la mia telefonata”.

Una fortuna iniziata nel 2008, quando Elisa ha conosciuto Berlusconi: “È stato nel 2008. Un gruppo di amici aveva combinato di vederci prima di andare alla partita in programma quella sera, Milan-Udinese. Ma io ho capito da chi stavamo andando a passare il pomeriggio solo quando siamo arrivati ad Arcore. Gli ho stretto la mano, sono sbiancata, mi sentivo quasi svenire. Per la prima volta ero fianco a fianco al mio mito di sempre. Non ci potevo credere”.

La Toti è finita anche nel calderone delle intercettazioni. Sms a base di: “Amore mi manchi, voglio dormire da te”. “Non c’è niente di strano – spiega lei -. Berlusconi, anzi, Silvio, mi ha conquistata. E se prima ero innamorata della sua persona, del suo carisma. Oggi sono innamorata di lui anche come uomo. Perché come uomo rappresenta tutto ciò che io, che con gli uomini non sono stata particolarmente fortunata ho sempre desiderato. Ha classe, è intelligente, è galante. Ed è buono. Troppo buono, forse”.