“Fabrizio Corona affidato in prova ai servizi sociali”: sì del Tribunale

Fabrizio Corona in tribunale a Milano (LaPresse)

MILANO – Fabrizio Corona sarà affidato in prova ai servizi sociali. Il Tribunale di sorveglianza ha accolto la richiesta dell’ex fotografo dei vip, che con l’approvazione dei magistrati potrà dividersi tra casa e lavoro. “Sono cambiato”. Corona lo aveva detto dopo essere arrivato all’udienza a Milano il 17 ottobre accompagnato dalla madre.

La richiesta di Corona arrivò dopo che la Procura generale mandò l’ordine di esecuzione con sospensione per le condanne, divenute finora definitive, che ammontano a un totale di 2 anni e 8 mesi.

La decisione permetterà a Corona di continuare a svolgere la sua attività, una società vicino a Corso Como, in cui lavorano una trentina di dipendenti, naturalmente sotto il controllo dei servizi sociali.

Durante l’udienza del 17 ottobre Corona aveva parlato a lungo al collegio della propria attività e chiesto di valutare le prescrizioni orarie anche in considerazione proprio della peculiarità del lavoro che prevede anche ‘ospitate’. Il collegio sembra aver cercato di tenere conto anche di questo ed ha stabilito che l’ex fotografo dei vip non possa rientrare a casa oltre l’una di notte e uscire prima delle 10 del mattino.

Ad incidere positivamente sulla decisione, secondo quanto si apprende, sarebbe stato il valido legame di Corona con la madre che ne sta seguendo il percorso e che l’ha accompagnato in Tribunale, dove è comparsa anche Nina Moric, e la dimostrazione di voler lavorare e di dare lavoro anche ad altre persone.

La richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali è stata presentata dopo l’invio da parte della Procura Generale dell’ordine di esecuzione della pena con sospensione in quanto la somma delle condanne finora ‘collezionate’ da Corona arriva a un totale di 2 anni e 8 mesi, dato che sotto i tre anni e quindi non deve essere scontata in carcere.

Il totale è stato raggiunto sommando la pena di 1 anno e 5 mesi per tentata estorsione per il caso dei presunti foto ricatti ai danni dei vip e 2 patteggiamenti definitivi ‘rimediati’ a Orvieto e Civitavecchia. A questi sono stati invece sottratti i mesi di carcere già scontati dall’ex fotografo dei vip, quando era esploso il ‘ciclone Vallettopoli’. Il Tribunale di Milano, sezione misure di prevenzione, nei mesi scorsi aveva definito alcune prescrizioni per Corona, che sono state appellate dai suoi legali.

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