Fingono malore e chiamano l’ambulanza per farsi portare a Riccione: denunciati due milanesi

L'AUSL della Romagna ha proceduto con denuncia penale nei confronti dei due soggetti nel video.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Luglio 2023 - 17:56 OLTRE 6 MESI FA
Fingono malore ambulanza

foto da video

Hanno simulato un malore per poter essere trasportati con un’ambulanza fino a Riccione. E hanno ripreso la bravata con il telefono per poi pubblicarla sul social TikTok. Sulla vicenda è intervenuta l’Ausl che ha provveduto a denunciare i due.

Tiktoker fingono malore per ‘scroccare’ passaggio da un’ambulanza

Nel video si vedono due ragazzi intorno ai 20 anni, in buono stato di salute, che fingono un problema e chiamano il 118 per poter far arrivare i sanitari. In alto si legge: “POV: quando sei in campagna e non ci sono mezzi”. Pov è l’acronimo di “point of view”, punto di vista, in inglese. Il punto di vista mostrato è appunto quello di due giovani appiedati che escogitano un modo sbagliato per raggiungere Riccione. 

“In merito al video che circola sul web nel quale viene effettuata una chiamata alla centrale operativa 118 – afferma Maurizio Menarini, direttore della Centrale operativa 118 ed Emergenza territoriale Romagna -, si sottolinea che gli operatori hanno eseguito le procedure in modo corretto e puntuale, attenendosi alle informazioni fornite dal chiamante. Allo stesso modo si sono comportati l’equipaggio, che ha trasportato il ragazzo e l’accompagnatore al Pronto Soccorso di Rimini, dove sono state effettuate le procedure di triage ed accettazione. Dopo alcuni minuti si sono spontaneamente allontanati dal pronto soccorso stesso”.

I due giovani denunciati

L’AUSL della Romagna ha proceduto con denuncia penale nei confronti dei due soggetti rappresentati nel video in quanto hanno distolto mezzi di soccorso dal loro compito di istituto e creato un allarme ingiustificato. Fenomeni vergognosi ed in nessun modo giustificabili, come quello riportato nel video, devono ancora di più far riflettere sulla necessità di difendere il valore del servizio sanitario pubblico e sulla diffusione di una cultura civica che ne consenta il più appropriato utilizzo”.