Gela. Giuseppe Cinardi accoltella a morte il cognato Maurizio Peritore durante una partita a carte

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Novembre 2017 - 13:15 OLTRE 6 MESI FA
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Gela, lite tra cognati, volano fendenti, il più giovane accoltellato a morte

ROMA – Gela. Giuseppe Cinardi accoltella a morte il cognato Maurizio Peritore durante una partita a carte. Sarebbero almeno quattro le coltellate all’addome che hanno provocato ieri sera, a Gela, la morte del disoccupato Maurizio Peritore, di 33 anni, ucciso per futili motivi dal proprio cognato, Giuseppe Cinardi, di 50 anni, al culmine di una lite nella quale anche lui è rimasto ferito gravemente da un fendente allo stomaco. I medici dell’ospedale Vittorio Emanuele lo hanno operato d’urgenza con esito positivo, ma la prognosi resta riservata. L’uomo, che ha sposato la sorella di Peritore, è accusato di omicidio volontario e si trova piantonato dai carabinieri nel suo letto del reparto chirurgia.

Ieri pomeriggio i due si sono ritrovati a giocare a carte. Un’occasione per stemperare le tensioni, se possibile; certamente, un momento di svago. A un tratto, però, stando ad alcune testimonianze poi fornite ai Carabinieri, sarebbe venuta fuori una contesa sul giubbotto di uno dei due, presumibilmente al centro di una “scommessa” abbinata proprio al gioco delle carte. Passare da un rimprovero scherzoso a un alterco feroce è stato un attimo: la moglie di Peritore ha anche tentato di separare i due prima che la lite andasse oltre il segno, ma invano. (Maria Meliadò, Il Messaggero)

Tra i due cognati i rapporti sono stati sempre molto tesi, per fattori caratteriali ma anche per rancori personali maturati da attriti tra le loro famiglie, assegnatarie di alloggi popolari in palazzine adiacenti, in via Attica, nel quartiere Scavone, a ovest della città, il “Bronx” della città. Secondo la ricostruzione dei fatti, effettuata dai carabinieri che conducono le indagini, la lite tra i due cognati sarebbe iniziata verbalmente alle 17 e avrebbe avuto più fasi. La moglie di Peritore avrebbe tentato di separarli ma è rimasta ferita leggermente a un braccio e allontanata bruscamente dal marito, pochi istanti prima di cadere sotto i fendenti del Cinardi. Telefonante anonime hanno fatto accorrere i carabinieri e un’ambulanza del 118 con la quale l’omicida, è stato trasferito in ospedale.