RECCO (GENOVA) – Era andato a correre come faceva tutti i giorni Luca Gervino, il ragazzo di 27 anni, ex milite della Croce verde, che venerdì pomeriggio ha ucciso la madre, Patrizia Alvigini, nel loro appartamento di Recco, Genova. Appassionato di boxe, si allenava tutti i giorni sul lungomare della cittadina del Levante genovese. E proprio nel pomeriggio sarebbe stato visto da un’amica che poi, ai carabinieri, ha detto di aver notato che era “particolarmente sconvolto”. Secondo una prima ricostruzione Gervino, una volta tornato a casa, avrebbe prima preso a coltellate il cane poi avrebbe rivolto la sua furia contro la madre. Uccisa la donna, ne ha nascosto il cadavere, si è accoltellato al ventre poi ha chiamato il 112.
Ecco cosa racconta Il Secolo XIX:
Gervino dopo l’omicidio ha preso il telefono e chiamato i carabinieri ai quali ha detto che qualcuno l’aveva ferito. I militari che sono arrivati sul posto hanno poi trovato il cadavere della madre e accertato che a uccidere la donna era stato lui. Sul posto stanno coordinando le indagini e i rilievi il pm di turno Alberto Lari e il medico legale Marco Salvi.
Primo Canale scrive:
In un primo momento sembrava che il ragazzo avesse usato un coltello per ferire mortalmente la madre, ma il 118 ha riferito che la donna non è stata trovata con ferite. Probabile, ma ancora da accertare, che lui l’abbia strangolata e che abbia poi usato il coltello per ferirsi o, forse, per tentare il suicidio. Secondo altre fonti, il ragazzo avrebbe prima ferito il cane, poi ammazzato la madre e nascosto il suo cadavere sotto il letto. Sarebbe stato lui stesso a chiamare i Carabineri per denunciare quanto accaduto. Il giovane è ricoverato in stato di fermo all’ospedale San Martino di Genova, in condizioni non gravi. Sul posto, oltre al 118 che ha constatato la morte della donna e soccorso il ragazzo, sono intervenuti i carabinieri per effettuare tutti i rilievi del caso.