Gianluca Casseri, il “fascio sul web”. Ipotesi strage ordinata online

Pubblicato il 16 Dicembre 2011 - 11:52 OLTRE 6 MESI FA

Gianluca Casseri

FIRENZE – La chiave della strage razzista compiuta a Firenze da Gianluca Casseri potrebbe avere la sua spiegazione in internet: sul computer trovato nella casa della madre di Casseri a Pistoia e da lui usato, ma di proprietà del fratello Giancarlo, ci sono le tracce lasciate dalle chat e dai contatti con siti di estrema destra stranieri.

Dal suo appartamento a Firenze, invece, Casseri ha fatto sparire quasi tutto, compreso l’hard disk del vecchio computer. Non si sa se l’abbia fatto da solo o se sia stato aiutato da qualcuno. Ma il gesto, secondo gli inquirenti, lascia presupporre la premeditazione della caccia dei senegalesi.

Anche perché nel computer recuperato a Pistoia gli inquirenti hanno scoperto che Casseri aveva fatto una ricerca anche su un altro mercato, quello di Sesto Fiorentino. E i cinque proiettili trovati in canna nella pistola con cui Casseri ha ucciso i due senegalesi prima di ammazzarsi, oltre ai 24 che aveva in tasca, fanno presupporre che volesse ammazzare ancora. Mentre il laboratorio per riempire i proiettili di polvere da sparo allestito nel seminterrato della casa materna, e gli allenamenti ai poligoni di Pistoia e di Pescia fanno fanno supporre che non si trattasse proprio di una decisione improvvisa.

Intanto gli inquirenti hanno aperto un fascicolo per istigazione e agevolazione a delinquere nei confronti dei gruppi che su Facebook hanno espresso solidarietà al gesto di Casseri.