Giuseppina Di Fraia morta dopo 3 giorni. Il marito la investì e le diede fuoco

Pubblicato il 14 Febbraio 2013 - 15:35| Aggiornato il 29 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – E’ morta dopo tre giorni di agonia Giuseppina Di Fraia, 52 anni, investita e incendiata dal marito, Vincenzo Carnevale, nel quartiere Pianura a Napoli. E’ morta nella data simbolo della lotta al femminicidio, mentre in tutte le piazze del mondo, si attivano flash mob al passo di danza per affermare che il corpo di donna è bellezza e non oggetto di sopraffazione. Giuseppina era ricoverata da tre giorni nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli a Napoli. Aveva riportato gravi lesioni interne e ustioni su quasi il cinquanta per cento del corpo.

La mattina dell’11 febbraio si stava recando a lavoro presso un’altra abitazione dove prestava servizio come colf, quando il marito le ha teso un agguato. In pieno giorno, in via Vicinale Monti, l’ha inseguita e l’ha investita con la sua Fiat Tipo. Ad assistere alla scena alcuni passanti che sono stati subito rassicurati dall’uomo: a loro ha giurato che non era sua intenzione investirla, ma che voleva solo parlarle, che l’avrebbe condotta in ospedale e che si sarebbe preso cura di lei. E invece, pochi metri più in là, l’escalation di violenza: Carnevale prima ha fatto scendere la moglie dall’auto tirandola per i capelli, poi l’ha cosparsa di benzina, quindi le ha dato fuoco.

Una volta condotto in caserma, Vincenzo Carnevale, già noto alle forze dell’ordine per qualche precedente legato al contrabbando, non ha saputo o voluto dare spiegazioni al suo gesto, attribuendolo a un raptus improvviso. Già in passato tra i due coniugi si erano verificati episodi di violenza, ma la donna non aveva mai trovato la forza di denunciare il marito. Sul suo capo ora pende l’accusa di omicidio.