Green Pass addio: da aprile non servirà in bar, ristoranti e locali all’aperto, entro giugno niente restrizioni

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 9 Marzo 2022 - 11:36 OLTRE 6 MESI FA
Green Pass addio: da aprile non servirà in bar, ristoranti e locali all'aperto, entro giugno niente restrizioni

Green Pass addio: da aprile non servirà in bar, ristoranti e locali all’aperto, entro giugno niente restrizioni (Foto d’archivio Ansa)

Green Pass addio: la certificazione verde non sarà più necessaria da aprile in bar, ristoranti e locali all’aperto. L’obiettivo del governo è quello di farne a meno entro giugno. Dunque anche in Italia si comincia a vedere la fine della pandemia. O almeno la fine delle restrizioni, in base al principio che col Covid bisogna convivere.

Quando toglieranno il Green Pass in Italia?

“Nei prossimi giorni verrà stabilito un cronoprogramma e dal primo aprile inizierà una fase di graduale allentamento. Ci saranno situazioni in cui il green pass non sarà più necessario, ad esempio per bar, ristoranti e altri locali all’aperto. Credo sicuramente questo da aprile non sarà più necessario”. Poi si procederà con “altri allentamenti” e credo che “entro giugno avremo uno scenario che ci consentirà di arrivare all’estate senza restrizioni”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa,a Radio anch’io, su Rai Radio1.

L’obbligo vaccinale per gli over 50

Costa ha parlato anche di altri temi relativi al Covid: “L’obbligo vaccinale per gli over 50 resterà fino al 15 giugno. C’è una valutazione che stiamo facendo, sulla quale personalmente sono d’accordo, di trasformare, prima del 15 giugno, il green pass rafforzato in green pass base, questo consentirebbe a molti cittadini di tornare a lavorare ovviamente facendosi il tampone ogni due giorni”. “Una data precisa ancora non c’è – ha aggiunto – ma l’ipotesi è anticipare la data del 15 giugno”.

“Non c’è dubbio che in Italia, come in altri Paesi europei quali Spagna, Inghilterra e Germania, vi è un incremento dei contagi” ma “fortunatamente siamo davanti a numeri gestibili e la pressione sugli ospedali è assolutamente sotto controllo. L’obiettivo importante è completare la terza dose, perché 7 milioni di italiani devono ancora ricevere la dose booster. Su questo tema dobbiamo mantenere alta l’attenzione”.