Guidonia (Roma), accoltella prostituta per gelosia. Arrestato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Aprile 2014 - 12:47 OLTRE 6 MESI FA
Guidonia (Roma), accoltella prostituta per gelosia. Arrestato

Guidonia (Roma), accoltella prostituta per gelosia. Arrestato

ROMA – Ha accoltellato la prostituta con cui aveva avuto una relazione per impedirle di restare sul marciapiede. Un uomo di 74 anni, già accusato di stalking dalla stessa donna, è stato arrestato a Guidonia, alla periferia di Roma.

La donna, 56 anni, è stata ricoverata ma non è in pericolo di vita. Oltre alle cinque ferite da taglio al collo, al torace, alle dita e all’addome ha cinque costole rotte.

Sabato, riferisce Elena Ceravolo sul Messaggero, l’uomo l’ha raggiunta e le ha sferrato cinque coltellate in un raptus di gelosia. Non voleva che facesse la prostituta. Ma la donna quel mestiere lo faceva da qualche mese perché la pensione di invalidità da 200 euro non le bastava.

I due avevano avuto una relazione durata un anno. Poi lei aveva deciso di

“tornare a quel lavoro pur di sottrarsi alle ossessioni di lui. Pare non fosse più l’uomo che aveva conosciuto proprio facendo la vita: «Tu sei sola, io sono vedovo. Possiamo vivere insieme». E invece la convivenza era diventata impossibile. A febbraio scorso lo aveva lasciato, ma lui non si dava pace. Tanto che la donna lo aveva denunciato due volte per stalking. Le dava il tormento, si presentava sempre vicino a quel distributore di benzina su via di Casal Bianco dove lei aspettava i suoi clienti. Ogni giorno, come ieri mattina: è riuscito pure a convincerla a salire sulla sua utilitaria per andare a parlare in un luogo isolato, sotto un cavalcavia di via Tor Mastorta, di fronte alla discarica dell’Inviolata. E lì le è saltato addosso e ha tirato fuori il primo coltello. «Ora ti ammazzo», urlava. Poi le ferite al collo, alle braccia e alle mani con cui la donna ha cercato di difendersi riuscendo ad afferrare quella lama e a scaraventarla tra i rovi”.

La donna prima ha tentato la fuga, ma è stata raggiunta dall’uomo, che l’ha lasciata solo quando pensava fosse morta. A salvare la vittima è stato un passante, che l’ha vista in una pozza di sangue e ha chiamato i soccorsi.

Gli investigatori sono risaliti subito all’aggressore, che ha confessato, dando, però, la propria versione dei fatti.

“«L’ho aggredita perché lei mi ha colpito con un mattone», ha detto mostrando una ferita alla testa. Una versione che non ha convinto i poliziotti, sulla base dei rilievi fatti tra l’auto e il luogo dell’aggressione. Per il pensionato, ex operaio dell’Ama, il magistrato di turno Giuseppe Mimmo ha disposto gli arresti domiciliari, in attesa della convalida dell’arresto. Troppo anziano per il carcere. Lo sapeva già anche lui che comunque sarebbe tornato a casa, mentre confessava e raccontava la sua versione dei fatti agli investigatori: «Certo, mica mi potete portare in galera. Ho 74 anni, al massimo finisco ai servizi sociali».”