ROMA – Hamer “medicina”: il cancro inventato dagli ebrei… Consigli psicologici e rimedi omeopatici per curare i pazienti colpiti da un tumore: è il discusso metodo del medico tedesco Ryke Gerd Hamer, che alcuni dottori anche in Italia stanno tuttora applicando, sfidando le leggi e il senso comune. Pochi giorni fa è morta una ragazza di 18 anni, Eleonora Bottaro, che ha scelto di rifiutare la chemioterapia seguendo appunto la non terapia Hamer di cui il padre è un fervido sostenitore.
A Torino una dottoressa che prescrisse la cura Hamer a una paziente di 53 anni che è morta, è stata indagata per omicidio colposo. Colposo, perché da medico doveva conoscere le conseguenze del suo operato, meglio dire del suo omesso operato. In Italia sono decine le vittime di questa follia terapeutica, centinaia nel mondo.
Ma chi è questo Ryke Geerd Hamer, il medico tedesco convinto che il cancro sia una risposta fisiologica a un trauma e che quindi si curi soltanto rimuovendo le condizioni psicologiche ostili? Intanto, il fondatore della “nuova medicina germanica”, Nmg, non è più medico essendo stato interdetto in patria all’esercizio della professione. Già il nome “germanico” avrebbe dovuto mettere in guardia. Sostiene, fra le altre assurdità, che il cancro sia il frutto di una cospirazione ebraica in combutta con le multinazionali farmaceutiche per imporre la chemioterapia. da cui la necessità di una medicina “germanica”.
Tutto, si presume, potrebbe aver avuto inizio con un vero trauma che colpì la famiglia Hamer, un fatto di cronaca che fece scalpore alla fine degli anni ’70: era il figlio di Hamer, Dirk, il ragazzo ucciso da un colpo di fucile sparato dallo yacht da Vittorio Emanuele di Savoia presso l’Isola di Cavallo in Corsica.
Il dolore di quella perdita manda in frantumi la famiglia Hamer, che deve affrontare altre prove. Il dottore scopre di avere un cancro al testicolo, che riconduce al dolore dovuto al lutto per il figlio. A lui intesta quella che considera la «sindrome Dirk Hamer», che dice di aver riscontrato in pazienti colpiti dal cancro dopo un evento traumatico, uno choc che li ha presi in contropiede. Hamer si salverà, mentre la moglie, Ursula, morirà nel 1985, per tumore al seno dovuto, sempre secondo la teoria del marito, al dolore per la perdita del figlio. Dirk e la madre sono sepolti nel cimitero acattolico di Roma. (Luca Mastrantonio, Corriere della Sera)