I nodi del dopo alluvione: i soldi ci sono, per gli indennizzi c’è una proroga a fine anno. Bonaccini: ”Dimezzate le risorse per le scuole”

I nodi del dopo alluvione: i soldi ci sono e per chiedere gli indennizzi c’è una proroga a fine anno. Bonaccini: ”Sono state dimezzate le risorse per le scuole"

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 1 Ottobre 2023 - 16:25 OLTRE 6 MESI FA
I nodi del dopo alluvione: i soldi ci sono, per gli indennizzi c’è una proroga a fine anno. Bonaccini: ”Dimezzate le risorse per le scuole"

I nodi del dopo alluvione: i soldi ci sono, per gli indennizzi c’è una proroga a fine anno. Bonaccini: ”Dimezzate le risorse per le scuole”

Ultime dalla Romagna post alluvione : i soldi ci sono, proroga a fine anno per chiedere gli indennizzi. Prima tranche di aiuti da 600 milioni a famiglie e imprese.

“Sono 6 mila gli interventi di assoluta urgenza per mettere in sicurezza il territorio “ ha detto in settimana il Commissario del governo generale Figliuolo nel corso della sua ultima visita nella martoriata Forlì.

Lunedì 25 settembre il generale è stato ricevuto a Palazzo Chigi dalla premier Giorgia Meloni alla quale ha illustrato gli interventi urgenti per la difesa del territorio (già pianificati) e quali deroghe adottare – decise dal Governo e condivise dal Parlamento – al fine di snellire le procedure amministrative e intervenire con la maggior efficacia possibile. Il generale Figliuolo ha anche illustrato i criteri e le modalità per i ristori delle attività economiche e produttive, comprese le aziende agricole che hanno subito danni a causa dell’alluvione.

LE CIFRE MESSE A DISPOSIZIONE
Dice il commissario Figliuolo: ”Il Governo ha disposto uno stanziamento iniziale di circa 2 miliardi e 620 milioni, di cui 1 miliardo e 28 milioni di euro per il 2023. Per il 2024 saranno aggiunti 750 milioni che diventeranno 841 per il 2025. Inoltre sono previsti ulteriori 519 milioni con provvedimenti ad hoc. Per capire la complessità degli interventi ricordo che l’alluvione ha costretto 23.000 persone a lasciare la propria casa, colpendo un’area di circa 1.600 km. quadrati, con decine di migliaia di edifici sommersi da acqua e fango, migliaia di imprese agricole e produttive danneggiate, 772 strade totalmente o parzialmente interrotte e 1.105 frane in 83 comuni. L’obiettivo è il completo risarcimento dei danni”.

LE PRIORITÀ DI INTERVENTO
Prosegue il commissario:” Solo negli ultimi giorni di settembre sono stati erogati oltre 42 milioni di euro di cui più di 37 milioni e 720.000 alla Agenzia Regionale di Sicurezza Territoriale e Protezione Civile dell’Emilia Romagna.
Alla sola provincia di Forlì-Cesena sono stati erogati 2 milioni e 765.000 euro. Ho appena disposto il pagamento di oltre 1 milione e 300.000 euro per 26 interventi di massima urgenza in favore della Unione di Comuni della Romagna-Forlivese, Unione Montana, comune di Budrio e provincia di Ravenna.

“Con quali priorità procediamo? Procediamo per gli oneri per lavori già svolti in urgenza. Sono per la maggior parte lavori già conclusi e per i quali è necessario dare respiro agli operatori economici intervenuti nelle prime fasi e ristorare i comuni che hanno pagato di tasca propria”. Non tutto però sono rose e fiori. Spicca la voce del governatore Bonaccini che accusa il ministro Valditara “ di aver dimezzato le risorse stanziate per le scuole dei territori colpiti: da 20 a 10 milioni di euro”.