Il Professore e Helsinki: le rapine in banca con i nomi della serie tv preferita (Casa di carta), arrestati

Il Professore e Helsinki: le rapine in banca con i nomi di Casa di carta. Quando entravano in azione, i rapinatori usavano, anziché i loro veri nomi, quelli dei protagonisti della celebre serie tv spagnola ‘Casa di Carta‘. Uno era il ‘Professore‘, l’altro ‘Helsinki‘.

Il Professore e Helsinki: le rapine in banca con i nomi di Casa di Carta

Gli obiettivi dei colpi erano gli istituiti bancari, in particolare quelli di Milano. Secondo gli investigatori della Sezione Antirapina della Squadra Mobile di Torino, a metterli a segno degli esperti pluripregiudicati.

A cui alcuni giorni fa è stata notificata un’ordinanza di misure cautelari in carcere, emessa dal Tribunale del capoluogo lombardo su richiesta della Procura meneghina.

Per gli inquirenti i rapinatori ‘trasfertisti’ che sceglievano i nomi della ‘Casa di Carta’ sono Giuseppe Marotta, 48 anni e Rosario Caccamese, 73 anni. Avevano una complice, una 53enne che faceva il palo e aspettava i due uomini fuori dalla banca a bordo dell’auto preparata per la fuga.

Solo Rosario Caccamese era a piede libero. Lo hanno arrestato nel suo appartamento, a Torino, Giuseppe Marotta era già in carcere. L’autista della banda già ai domiciliari.

Ostaggi e mani in alto (ma pistole finte)

Secondo gli investigatori, che sono arrivati ai rapinatori grazie alle intercettazioni, i due uomini, con il passamontagna calato sul viso, erano entrati in una filiale di Milano, in via delle Forze Armate angolo via Rismondo e, con la minaccia di una pistola, avevano preso in ostaggio per trenta minuti i dipendenti ed i clienti della banca.

Dopo essersi fatti consegnare circa 320mila euro dalle apparecchiature bancomat erano scappati, a bordo della vettura guidata dalla donna. Il 2 novembre scorso Marotta e la 53enne, insieme ad un altro complice, un 47enne, erano stati arrestati per tentata rapina aggravata, in una banca in via Salvo d’Acquisto, sempre a Milano.

Il ‘Professore’ e ‘Helsinki’ li ha bloccati la polizia che ormai controllava i movimenti della banda, mentre, già travisati, stavano per entrare in azione, armati di una pistola, risultata poi essere una fedele riproduzione di una semiautomatica e un taglierino.

A bordo dell’auto c’era nuovamente la donna. Sotto alcune piastrelle del pavimento in casa di Rosario Caccamese gli investigatori della Squadra Mobile hanno scoperto 56mila euro in banconote di vario taglio, mentre la donna ne custodiva in una cassetta di sicurezza 44 mila probabilmente le ‘stecche’ che si erano divisi dopo il colpo alla banca di via delle Forze Armate.

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