Il tribunale di Teramo condanna le Autostrade a pagare il 'canone aereo'

Pubblicato il 18 Gennaio 2012 - 17:01 OLTRE 6 MESI FA

TERAMO, 18 GEN – Il tribunale di Teramo, con una recente sentenza, ha imposto ad Autostrade per l'Italia il pagamento alla Provincia di Teramo del canone Cosap per l'occupazione dello ''spazio aereo'' sopra le strade provinciali. In sostanza, ritenendo valido il principio di quella che e' la quota prevista per l'occupazione del suolo pubblico, lo ha applicato a quello spazio, in questo caso aereo, che i viadotti e i ponti occupano attraversando le arterie della viabilita' ordinaria di gestione della Provincia.

A conti fatti, questo si traduce per l'Ente in un incasso di circa un milione di euro. Secondo il tribunale teramano, il canone Cosap ''e' dovuto non in base alla limitazione o sottrazione all'uso normale o collettivo di parte del suolo, ma in relazione all'utilizzazione particolare (o eccezionale) che ne trae il singolo'' e cioe' in riferimento anche all'occupazione del ''soprassuolo'' ad opera del privato. In particolare il canone si riferisce ai cavalcavia sopra l'A-14 e all'occupazione dello spazio sovrastante, in particolare nella strada provinciale n.1 Bonifica del Tronto, a Martinsicuro. In sostanza il Tribunale, che si e' pronunciato sul primo di una lunga serie di giudizi aperti dalla societa' autostrade contro le richieste di pagamento avanzate dalla Provincia relative alle annualita' 2007-2008, ha sancito che la societa' non ha diritto all'esenzione prevista per le occupazioni effettuate dallo Strati, in quanto societa' privata che tra l'altro, percepisce anche degli utili derivanti dal pedaggio.

''Sulla base dei principi contenuti in questa sentenza, – dichiara il presidente Valter Catarra – provvederemo ora a richiedere il pagamento nei confronti delle societa' concessionarie della rete autostradale per un importo complessivo, per canoni e sanzioni, di circa 370mila euro l'anno, dal 2008 e per ogni anno a venire. In questo modo contiamo di incassare, oltre ai 740mila euro gia' richiesti per il 2007 e 2008, oltre 1 milione e 100mila euro per il triennio 2009-2011. Questo ci consentira' di reperire nuove importanti risorse da destinare ai servizi, malgrado la crescente riduzione dei trasferimenti alle Province''.