Immigrati, Cassazione: “Nessuna espulsione se prima non hanno scontato la pena”

Pubblicato il 26 Aprile 2010 - 16:52 OLTRE 6 MESI FA

La Corte di Cassazione dice “no” alla possibilità, per gli immigrati condannati per reati gravi, ad essere immediatamente espulsi senza prima avere scontato la condanna detentiva in Italia. E questo vale anche nel caso in cui l’espulsione sia prevista, al termine della pena, dalla stessa condanna.

I giudici della Cassazione, rispondendo a un sudamericano condannato in Italia per reati aggravati, che chiedeva di essere espulso subito per poter così ricongiungersi alla sua famiglia e occuparsi dei figli, nel paese d’origine, sottolineano che “non c’é alcuna violazione del diritto all’unità familiare o al diritto all’educazione dei figli, dato che l’imputato ha liberamente scelto di allontanarsi dal suo paese e di delinquere e che, una volta scontata la pena, l’espulsione verrà obbligatoriamente eseguita”.

Inoltre la Cassazione, con la sentenza numero 16242, osserva che “l’espulsione é una rinuncia dello Stato a far scontare la pena, non è una misura alternativa, non ha alcuna funzione rieducativa, per cui in presenza di un grave elemento di pericolosità sussiste il diritto dello Stato a rifiutare l’espulsione”.