Inchiesta P3, Carbone: “Il ricorso di Cosentino? Non passò dal mio ufficio”

Pubblicato il 21 Ottobre 2010 - 23:08 OLTRE 6 MESI FA

”Con riferimento al ricorso presentato nell’interesse di Nicola Cosentino esso, come da prassi, giunse alla cancelleria centrale che lo inviò alla sezione di competenza che in quel momento era la prima Sezione penale, il cui presidente fissò l’udienza il ricorso. Io non l’ho visto e non è passato dal mio ufficio”.

Cosi’ l’ ex primo presidente della Corte di Cassazione Vincenzo Carbone, indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta P3, ha risposto il 4 agosto scorso, quando era ancora persona informata sui fatti, agli inquirenti romani che gli chiedevano chiarimenti sulla vicenda della richiesta di arresto per l’ex sottosegretario all’Economia finito al vaglio della Cassazione.

”La fissazione – si legge nel verbale – è stata fatta autonomamente dal presidente della Sezione. Io mi sono limitato ad informarmi della data di fissazione dell’udienza, e ciò a fronte delle insistenze di Pasquale Lombardi, al quale fornii l’informazione che, per altro, concerneva una notizia pubblica. Non ricordo specificamente un incontro nel mio ufficio con Lombardi il 7 gennaio 2010 – prosegue Carbone – né comunque un incontro con lui nel corso del quale egli mi abbia parlato personalmente del ricorso di Cosentino”. ”Escludo di aver informato Lombardi – conclude il magistrato – circa la Sezione alla quale era assegnato il ricorso di Cosentino e di avergli dato indicazioni sulla necessità di una istanza di rinuncia ai termini”.