Caso Marrazzo, riesumata la salma del pusher Cafasso

Gianguerino Cafasso

E’ stata effettuata oggi la riesumazione del corpo di Gianguerino Cafasso, il pusher dei trans coinvolto nell’inchiesta sul caso Marrazzo. L’uomo era seppellito nel cimitero di Cicerale, comune in provincia di Salerno.

L’équipe guidata dal professore Giovanni Arcudi, docente all’Università di Tor Vergata di Roma, ha effettuato i prelievi dei liquidi biologici necessaria alla perizia medico-legale che chiarirà le cause della morte di Cafasso.

L’uomo era deceduto, nel settembre dello scorso anno, in un albergo nella zona di via Salaria, a Roma, a causa, ufficialmente, di una overdose da speedball, sostanza formata da percentuali di eroina e cocaina.

Il via libera del gip alla riesumazione era arrivato al termine di un’udienza tenutasi il 21 luglio scorso su iniziativa degli avvocati Valerio Spigarelli e Marina Lo Faro, difensori del maresciallo dei carabinieri Nicola Testini, accusato di omicidio premeditato, insieme con i colleghi Luciano Simeone e Carlo Tagliente, in relazione alla morte di Cafasso ed indagato per il presunto ricatto ai danni dell’ex Governatore del Lazio Piero Marrazzo.

I risultati della perizia dovranno essere illustrati nell’udienza davanti al Gip già fissata per il 28 settembre, ma non è escluso che l’udienza possa slittare di alcuni giorni. ”Abbiamo piena fiducia nel lavoro che attende il professor Arcuri – ha affermato il legale della famiglia Cafasso, l’avvocato Monica Gregorio -. Il lavoro dei periti servirà a fare chiarezza, una volta per tutte, sui motivi che hanno causato la morte di Gianguerino Cafasso”.

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