Infiltrazioni negli appalti dell’Expo? Gratteri: “La ‘ndrangheta ha uomini cerniera in Lombardia”

Pubblicato il 11 Aprile 2011 - 15:51 OLTRE 6 MESI FA

CATANZARO – Il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri, intervenuto a Radio 24, è tornato sulle dichiarazioni del viceministro ai Lavori pubblici Roberto Castelli che, per evitare rischi di infiltrazioni della ‘ndrangheta negli appalti per l’Expo 2015, aveva proposto di escludere dalle gare le imprese calabresi.

”Guardi, noi calabresi – ha detto Gratteri – a queste affermazioni preferiamo sorridere. Con questa frase, se uno è in buonafede vuol dire che non ha capito niente della ‘ndrangheta. Si pensa che arriva una ditta da Plati’, da S. Luca o da Africo dicendo ‘voglio partecipare a una gara d’appalto sull’Expo’? Se invece vogliamo essere seri, tutti sanno perfettamente che la ‘ndrangheta ha uomini cerniera a Milano, Bergamo, Brescia, Lecco a disposizione delle famiglie mafiose per partecipare agli appalti. Sono lombardi, col certificato di nascita e residenza da cinque generazioni”.

”Non vorrei che quella di Castelli – ha detto ancora Gratteri – fosse un’ulteriore esternazione di razzismo e ghettizzazione del sud. Anche al sud la ‘ndrangheta è una minoranza, e se al nord parlano e scrivono in lingua italiana è perché migliaia di insegnanti del sud sono andati in Lombardia, Emilia e Piemonte a insegnare a leggere e scrivere alle popolazioni del nord Italia, con grande professionalità”.