Isernia, Ugo De Vivo sindaco Pd per 20 giorni: il centrodestra lo fa fuori

Pubblicato il 11 Giugno 2012 - 20:27 OLTRE 6 MESI FA

ISERNA, 11 GIU – Appena venti giorni sulla poltrona di sindaco di Isernia. L'elezione di Ugo De Vivo, lo scorso 21 maggio, aveva fatto rumore: l'avvocato, sostenuto da una coalizione di centrosinistra, aveva battuto il centrodestra nella citta' del governatore del Molise, Michele Iorio, che qui candidava a primo cittadino sua sorella Rosa. De Vivo è stato disarcionato quando ancora non aveva fatto il suo debutto in un Consiglio comunale anomalo, con una maggioranza di consiglieri di centrodestra. L'11 giugno 18 di loro (su 21 eletti) si sono dimessi davanti a un notaio, decretando la fine dell'amministrazione cittadina a tempo di record.

Una decisione, quella presa dagli esponenti del Pdl e degli altri partiti della coalizione, figlia dello strano verdetto uscito il mese scorso dalle urne. A Isernia era infatti successo che il candidato del centrosinistra era stato eletto sindaco al ballottaggio con il 57%, mentre Rosa Iorio si era fermata al 42, ma la situazione si era ribaltata nei voti espressi ai partiti: il centrosinistra aveva ottenuto un misero 23%, il centrodestra era invece arrivato al 58%. Tutto questo aveva determinato la nascita di un'amministrazione comunale con un sindaco di centrosinistra e una maggioranza in consiglio di centrodestra. De Vivo ha cercato di governare, dando vita nei giorni scorsi a una giunta tecnica fatta da soli esterni, ma non è bastato. Anzi, proprio la composizione dell'esecutivo, ritenuto dal centrodestra non proprio tecnico, ma con alcuni elementi riconducibili ai partiti, ha innescato la miccia per lo strappo finale di stamattina.

Ora, con le dimissioni di massa, il Comune si avvia verso un lungo commissariamento, poi il ritorno alle urne, con ogni probabilità nella prossima primavera. I vertici del Pdl hanno commentato con soddisfazione. ''Abbiamo scritto una bella pagina di politica. E' una lezione di attaccamento alla citta'. Siamo una classe politica affidabile, perche' abbiamo cancellato un ibrido che avrebbe congelato Isernia'', ha detto il coordinatore provinciale Luigi Mazzuto. Per i consiglieri che hanno deciso di non firmare le dimissioni, i rispettivi partiti (Pdl e Adc) si apprestano a ufficializzare l'espulsione. Intanto stasera, in città, era fissato il primo consiglio comunale della nuova era. Un consiglio che si è chiuso dopo quindici minuti. Giusto il tempo di constatare la mancanza del numero legale.