L’omicidio nautico diventa legge: cos’è e quali sono le pene rispetto a quello stradale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Settembre 2023 - 08:50 OLTRE 6 MESI FA
omicidio nautico

Foto archivio Ansa

L’omicidio nautico diventa legge: carcere fino a 7 anni per chi, guidando un’imbarcazione, nel mancato rispetto delle norme sulla navigazione, provochi per colpa la morte di qualcuno. E’ quanto prevede il progetto di legge approvato definitivamente dalla Camera con 268 sì e un solo contrario, che introduce nell’ordinamento italiano il reato di “omicidio nautico”, paragonandolo di fatto a quello stradale. Il provvedimento, che porta la firma dei senatori di Fratelli d’Italia Alfredo Balboni e Guido Quintino Liris, aveva già ottenuto il via libera dal Senato a febbraio e, non essendo intervenuta alcuna modifica a Montecitorio, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sarà dunque legge.

Cos’è l’omicidio nautico 

Nel testo, si prevedono anche alcune aggravanti come l’aver commesso il fatto in stato di ebbrezza; sotto l’effetto di stupefacenti; senza avere la patente o se l’imbarcazione, con la quale si è provocata la morte di una persona, sia sprovvista di assicurazione. La pena cala fino alla metà se il decesso non è provocato esclusivamente per colpa del conducente, mentre può arrivare fino a 18 anni di detenzione se, con la medesima condotta criminosa, si cagiona la morte di più persone.

La pena aumenta, invece, da un terzo a due terzi se il conducente scappa dopo l’incidente. Si punisce poi con il carcere fino a 3 anni chiunque procuri per colpa lesioni gravi o gravissime, sempre in violazione delle norme sulla disciplina della navigazione marittima o interna. Nello stesso provvedimento si prevedono anche tutti i casi in cui possa scattare l’arresto in flagranza. Arresto che invece non ci potrà essere se il conducente si ferma subito e presta o attiva i necessari soccorsi e si mette immediatamente a disposizione degli organi di polizia giudiziaria.