ROMA – Lotito in Sinagoga, la comunità ebraica se ne va, dopo Anna Frank in maglia giallorossa. Il presidente della Lazio Claudio Lotito, una delegazione del club e due giocatori, Wallace e Felipe Anderson, hanno deposto una corona di fiori in Sinagoga, sotto la lapide commemorativa delle vittime dei deportati di Roma. All’omaggio, reso dopo la diffusione di adesivi antisemiti dagli ultra’ laziali, non hanno preso parte rappresentanti ufficiali della comunità ebraica di Roma. “Non era stata concordata”, spiegano fonti della comunità, aggiungendo: “oltre ai gesti servirebbero iniziative concrete da tutti i club”.
Insomma, l’incidente, ampiamente previsto dopo l’oltraggio delle figurine di Anna Frank con la maglia della Roma (per certi ceffi “ebreo” è un insulto) lasciate in Curva sud, è esploso: Lotito va in Sinagoga, la comunità si gira dall’altra parte e diserta l’incontro.
Troppo chiedere di non trincerarsi dietro la scusa dei quattro cretini? E del resto la pensa così l’aspirante governatore del Lazio del centrodestra Pirozzi: “Una piccola minoranza non può gettare fango sul grande cuore degli ultrà”.
Se c’era qualche dubbio, ci ha pensato un comunicato della curva nord a fare chiarezza: scontata l’evocazione del grande complotto ai danni della Lazio, per questi tifosi chiamare ‘ebreo’ l’avversario non è reato, giustificazione con allegata sentenza di tribunale.
“Tutto deve rimanere nell’ambito del “nulla” – consigliano ancora gli ultrà -, si tratta di scherno e sfotto da parte di qualche ragazzo forse, perché in questo ambito dovrebbe essere collocata questa cosa, anche in virtù del fatto che, come da sentenza di tribunale non è reato apostrofare un tifoso avversario accusandolo di appartenere ad altra religione . Ma evidentemente nemmeno la figc se ne ricorda se è vero che hanno aperto un’inchiesta”, ammoniscono i laziali”.
Domani a Bologna Lazio con la maglia di Anna Frank. La Lazio indossera’ domani a Bologna, durante il riscaldamento prima della partita di campionato, una maglia commemorativa di Anna Frank. E’ questa l’iniziativa del club bianconceleste, per espressa volonta’ del presidente Claudio Lotito. La societa’ si era detta in mattinata gia’ favorevole ad accettare la proposta del premier Renzi, di giocare con una stella di David sulla maglia, fermo restando la necessita’ di un ok da parte della Lega. Accolto anche l’invito a una visita a Auschwitz da parte dei giocatori.