Maltempo, lettera dei dipendenti della Protezione civile: "Alemanno ci rispetti"

Pubblicato il 6 Febbraio 2012 - 16:18 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 6 FEB – Alemanno la smetta di ''insultare'' chi da giorni continua a lavorare in silenzio per fronteggiare l'ondata di maltempo che ha colpito l'Italia e ''rispetti'' uomini e donne che ''erano all'Aquila e ad Haiti, a Lampedusa e sulle navi dei migranti, in Toscana e all'isola del Giglio''. Operatori, tecnici e funzionari dello Stato ''che tutto possono essere considerati, fuorche' 'passacarte'''.

E che, ''in ogni caso, le carte che leggono, almeno, le capiscono''.

Nello scontro tra il sindaco di Roma e la protezione civile entrano in campo i dipendenti del Dipartimento, con una lettera aperta inviata al primo cittadino della capitale che ''non e' un atto istituzionale – dicono gli oltre 300 firmatari che al momento l'hanno sottoscritta – ma una iniziativa delle persone, che ha una rilevanza personale ed emotiva''. Tecnici e funzionari del Dipartimento sottolineano le ''parole al vento'' pronunciate secondo loro da Alemanno ''non in qualita' di sindaco di Roma ma come uomo politico preoccupato forse piu' del suo futuro che delle sue attuali responsabilita'''. Ad esempio quella di essere ''la prima autorita' di protezione civile sul territorio'', come prescrive l'attuale legge.

Al sindaco i dipendenti di via Ulpiano contestano di aver alzato ''un polverone su tutti i mezzi di comunicazione, sbandierando documenti che non e' nemmeno in grado di capire'' e tutto cio' ''solo per spostare l'attenzione degli italiani e dei romani dai disservizi registrati nella capitale a seguito di una nevicata rilevante ma di gran lunga inferiore a quella che sta colpendo'' altre regioni d'Italia e altri comuni del Lazio che ''non si perdono in polemiche ma lavorano''.

Quando poi Alemanno ''invoca 'di ripristinare la protezione civile di Bertolaso, trasferendola al ministero dell'Interno' – proseguono gli oltre 300 firmatari – dimostra, definitivamente, la sua totale ignoranza del sistema di protezione civile, della sua storia e del suo funzionamento'' perche' ''fu proprio Bertolaso a consolidare la collocazione del Dipartimento all' interno della Presidenza del Consiglio''. Altri invece, concludono, ''dopo la sua uscita di scena hanno approvato una legge'' che di fatto ha ridotto ''la capacita' d'azione'' della Protezione Civile con provvedimenti ''ottusi e contraddittori''.