Pietro Orlandi, su “rapimento” Emanuela petizione al Vaticano: “Apra indagine”

Pubblicato il 18 Ottobre 2012 - 13:08 OLTRE 6 MESI FA
Pietro Orlandi ha chiesto al Vaticano di indagare sulla scomparsa della sorella Emanuela (Foto Lapresse)

ROMA – Pietro Orlandi, il fratello di Emanuale (scomparsa nel 1983) ha chiesto al Vaticano di aprire una indagine interna e di istituire una commissione cardinalizia d’inchiesta come quella istituita per il caso Vatileaks, che ha visto imputato e condannato l’ex maggiordomo del papa Paolo Gabriele.

La richiesta arriva ad un anno di distanza dalla prima petizione per Emanuela, rivolta direttamente a papa Benedetto XVI. A questo nuovo appello potranno aderire tutti quelli che lo vorranno: per questo Pietro Orlandi ha anche lanciato  un sito, www.emanuelaorlandi.it, attivo dal 18 ottobre.

Questa nuova petizione è rivolta al segretario di Stato Vaticano, cardinal Tarcisio Bertone.

Si legge nel testo:

“Eminenza il rapimento della cittadina vaticana Emanuela Orlandi, avvenuto nel lontano 1983, ha gettato ombre e dubbi sul comportamento del Vaticano, che nel corso di questi tre decenni non ha avuto il coraggio di abbattere quel muro di silenzi e di omertà eretto intorno a questa vicenda. Lo Stato Vaticano ha da sempre rinunciato alla ricerca di una sua innocente cittadina, suscitando lo sdegno di tantissime persone e di tutti quei sacerdoti che ogni giorno si impegnano perché la vita dei più deboli venga rispettata. E’ l’ora di un segnale forte di cambiamento. Le chiediamo pertanto di adoperarsi affinché venga aperta un’indagine, interna allo Stato Vaticano, sul sequestro di Emanuela Orlandi, con la conseguente istituzione di una Commissione cardinalizia d’inchiesta che si impegni, con onestà e volontà, a far emergere la Verità su questa vergognosa e disumana storia. Che il sacrificio di Emanuela, viva o morta che sia, e il perenne martirio di una famiglia, servano ad un profondo e radicale cambiamento nelle coscienze di chi, ai vertici delle gerarchie ecclesiastiche, sta portando questa Chiesa sempre più lontana dall’insegnamento di Gesù. La petizione verrà letta ufficialmente sabato 20 ottobre ad Osimo in occasione del primo festival di giornalismo d’inchiesta. La città marchigiana si è impegnata moltissimo per questa causa e dopodomani mi verrà consegnata la cittadinanza onoraria”.