BORGO VERCELLI – Aveva scritto “Donne di merda” su Facebook Maurizio Zangari, l’uomo che ha accoltellato l’ex moglie Fiorilena Ronco a Borgo Vercelli, dopo averla speronata con l’auto. “Non toccate il mio sangue”. I figli erano l’unica felicità rimasta a Maurizio, l’uomo di 49 anni che, accecato dalla paura di perderli, ha accoltellato l’ex moglie di 41 anni. L’uomo ha aspettato la donna all’uscita del lavoro, l’ha speronata con l’auto e le ha inferto 21 coltellate all’addome, ai polmoni e alla gola. La donna è ricoverata in Rianimazione all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli e lotta tra la vita e la morte.
Qualche ora dopo un secondo intervento dei carabinieri a Pinerolo (Torino), da cui un uomo aveva telefonato al 112 dicendo: “Venite a prendermi – la sua richiesta – ho ucciso mia moglie”. Due casi di violenza contro le donne che tiene alto l’allarme femminicidio. La maggior parte dei casi tra le mura domestiche, dietro la porta di casa, con le vittime che sempre più spesso conoscono l’uomo che hanno di fronte. Mariti, compagni o ex fidanzati che siano.
Nel caso di Zangari è stata la paura di perdere i figli, di 16 e 22 anni, ad armare la sua mano contro l’ex moglie. I suoi sfoghi su Facebook annunciavano in qualche modo il gesto violento avvenuto nel paesino di 2.200 abitanti a pochi chilometri da Vercelli. “Donne di merda… vi ricordo solo una cosa: toglimi mio figlio e ti sfracello. Non toccate il mio sangue”, recita l’ultimo post scritto prima dell’accoltellamento. Le violenze andavano avanti da tempo: su di lui pendeva un provvedimento di restrizione che lo obbligava a non entrare all’interno del territorio comunale di Borgo Vercelli.
La donna, qualche mese fa, era arrivata al Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli, dove è ora ricoverata in prognosi riservata, con lividi al volto provocati dalle percosse dell’ex marito. Zangari ha aspettato che la donna uscisse in auto dal luogo di lavoro, uno stabilimento di trattamento pelli per insaccati, l’ha inseguita e speronata. La fuga della donna è proseguita a piedi, all’interno di un abitazione privata, dove è stata raggiunta e colpita. “Siamo sconcertati per quello che è avvenuto – commenta il sindaco di Borgo Vercelli, Mario Demagistri -. Non avremmo mai pensato che potesse succedere nel nostro paese…”.
Qualche ora dopo, a un centinaio di chilometri di distanza, un altro uomo, Angelo Visciglia di 64 anni, ha accoltellato in casa la moglie, Battistina Russa, di 12 anni più giovane. Poi ha chiamato i carabinieri e confessato il delitto: “Venite a prendermi”. I militari hanno trovato la donna in cucina, riversa a terra nel sangue, diverse ferite da taglio al collo e in faccia. Un raptus, probabilmente preceduto da un litigio. Secondo una prima ricostruzione dei militari dell’Arma, l’uomo era disoccupato e accusava la moglie, pulitrice, di spendere troppo.