Melania Rea, Salvatore Parolisi ricorre in appello: “Sentenza sconcertante”

Pubblicato il 7 Gennaio 2013 - 13:20 OLTRE 6 MESI FA
Salvatore Parolisi (Foto LaPresse)

TERAMO – Omicidio Melania Rea, Salvatore Parolisi ricorre in appello contro la condanna all’ergastolo per la morte della moglie. Walter Biscotti, difensore di Salvatore Parolisi, spiega anche il perché della decisione: ”Mi assumo la piena responsabilità di quello che dico – afferma – secondo me il giudice Tommolini aveva una precondizione e ha piegato dati alla sua convinzione personale. Le sue convinzioni sono tutte ipotetiche”.

”Siamo sbalorditi dalle motivazioni della sentenza”, aggiunge Biscotti. “Il giudice ha compiuto un teorema privato – rincara la dose l’altro difensore Nicodemo Gentile – siamo all’interpretazione di atti di fantasia perché nel processo certe cose non sono emerse. Una giustizia così mi fa paura e capisco come Salvatore sia sconcertato. Anzi, è terrorizzato. In questo modo saltano tutte le regole della procedura penale”.

Salvatore Parolisi ha letto con molta attenzione le motivazioni della sentenza che lo ha condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Melania Rea, avvenuto il 18 aprile 2011, e oggi in carcere ha detto ai suoi legali di ”essere molto preoccupato: come faccio a difendermi cosi’?”. ”Credevo di essere stato giudicato da un giudice, e invece sono stato giudicato da uno psicologo”, ha riferito ai suoi legali che hanno ribadito come, secondo loro, molte parti della sentenza scritta dal giudice Marina Tommolini nello scorso ottobre sono ”sganciate da ogni riscontro reale”.