Meredith, la Cassazione conferma 16 anni a Rudy Guede

Pubblicato il 16 Dicembre 2010 - 19:27 OLTRE 6 MESI FA

E’ stata confermata, dalla Cassazione, la condanna a sedici anni di reclusione nei confronti di Rudy Guede, il ragazzo ivoriano accusato di violenza sessuale e dell’omicidio della studentessa inglese, Meredith Kercher.

Guede è accusato di aver commesso il delitto insieme alla studentessa americana Amanda Knox e allo studente pugliese, Raffaele Sollecito, per i quali è in corso il processo d’appello.

La decisione è arrivata dopo circa tre ore di camera di consiglio. Nella mattina di oggi, 16 dicembre, il sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonio Gialanella, aveva chiesto ai supremi giudici della Prima sezione penale di rigettare il ricorso presentato dalla difesa di Guede. Domattina sarà ritirato, in cancelleria, il dispositivo emesso stasera per essere depositato agli atti del processo d’appello in corso a Perugia nei confronti di Amanda Knox e Raffaele Sollecito.

Il pm: “E’ un primo punto fermo nell’indagine”. E’ “un primo punto fermo nell’indagine” quello messo oggi dalla Cassazione con la conferma della condanna a Rudy Guede. A dirlo è il pubblico ministero Manuela Comodi, che ha rappresentato l’accusa nei processi all’ivoriano nonché in quello a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox (per i quali è in corso il secondo grado). Secondo il magistrato la decisione “é anche un riconoscimento del lavoro svolto dalla polizia”. La Comodi non é comunque voluta entrare nel merito della se

La famiglia Kercher “soddisfatta”. “La famiglia di Meredith Kercher ha avuto soddisfazione da questa decisione della Cassazione e, dunque, del corso della giustizia italiana”. Così l’avvocato Francesco Maresca ha commentato la sentenza della Cassazione dandone notizia ai familiari di Meredith, a Londra. “Adesso che si è definita una volta per tutte la posizione processuale di Rudy Guede e che il fatto storico è stato acclarato, ci aspettiamo una identica soluzione anche nell’altro processo in corso a carico di Amanda Knox e Raffaele Sollecito”, ha concluso il legale.

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