Monica, la donna brasiliana il cui nome compare nelle intercettazioni come presunta escort nell’inchiesta sulle grandi opere, si chiama fuori dalla vicenda. Lo ha fatto parlando con il suo ex-fidanzato, Davide Carta, lo stesso che assunse la ragazza come colf permettendole di avere il permesso di soggiorno in Italia. «L’ho sentita martedì per informarla di quello che sta succedendo e non ne sapeva nulla di questa storia – ha detto da Tenerife, dove lavora, l’ex-fidanzato di Monica – lei a Roma faceva l’estetista e la massaggiatrice e adesso continua a farlo nel suo Paese, dove sta con la sua famiglia, forse deciderà di tornare in Italia tra cinque o sei mesi. Monica è una persona per bene e non una escort, ci siamo lasciati nel maggio scorso per incompatibilità caratteriale».
«Non so nulla, cado dalle nuvole. Non sapevo di dover massaggiare una persona importante. Sono estranea a questa vicenda, so solo che per un giorno, al Centro Beauty del Salaria Sport Village di Roma ho sostituito una persona, un’altra estetista. Ma si è trattato solo di un massaggio», queste le parole che Monica ha affidato al suo ex direttamente da Rio de Janeiro.
Carta racconta: «Ho accompagnato Monica al Salaria Village di Roma quel giorno di dicembre del 2008 nel tardo pomeriggio, doveva andare lì a sostituire un’estetista. Ha massaggiato due o tre persone. Poi si è fatto tardi e, dal cellulare di un gestore del Centro, visto che il suo l’aveva lasciato in macchina, mi ha avvisato che si sarebbe fatta accompagnare a casa da qualcun’altro. Tornò a casa intorno alla mezzanotte e fu pagata cento euro». La stessa ex fidanzata le avrebbe confidato: «Non ho indossato alcun bikini, ero in camice e pantalone bianco».
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