Napoli, fermato l’autore dell’omicidio di una donna di 76 anni

Un giovane di 20 anni, incensurato, è stato fermato dai carabinieri della compagnia del rione Traiano di Napoli con l’accusa di essere il responsabile dell’ omicidio di un’anziana donna, Annunziata Valente di 76 anni uccisa il 28 febbraio scorso nella sua abitazione del quartiere Pianura.

La vittima fu prima picchiata e quindi uccisa mediante soffocamento operato con un sacchetto di plastica infilato in testa come un cappuccio. Il presunto assassino, sottoposto a fermo di indiziato di delitto è Gianluca Foti, napoletano del quartiere Pianura. Nel corso delle indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Napoli, i carabinieri hanno accertato che l’omicidio è stato compiuto dal giovane durante un litigio scoppiato nella casa della donna per motivi di natura economica, legati al pagamento del fitto di alcuni box auto di proprietà della vittima. È stato anche chiarito che, prima di essere soffocata, la donna era stata colpita con un martello ed a calci e pugni.

Incensurato, lavori saltuari, e un obiettivo: aiutare la famiglia assediata da problemi economici. È il “profilo”di Gianluca Foti. Foti, dicono i carabinieri, è un ragazzo normalissimo. E in tanti non riescono a spiegarsi una reazione così violenta. A lui i militari della compagnia di Rione Traiano erano molto vicini già da giorni. Avevano sentito, in caserma, quasi tutta la sua famiglia.

Annunziata Valente aveva dato in fitto un garage proprio al papà di Foti con il quale aveva anche un legame di parentela: le indagini sono partite da lì oltre che da una telefonata che la sera dell’omicidio fu fatta da casa della Valente e diretta a un conoscente del ventenne. Foti non aveva alcun precedente. Il ragazo, lo scorso 28 febbraio, si era recato dall’anziana per chiedere di restituirgli dei soldi versati per l’affitto dalla sua famiglia in quanto avevano forti problemi economici.

L’anziana ha detto no, è nata una lite e il ragazzo di 20 anni è stato colto da un vero raptus tanto da accanirsi con violenza sul corpo dell’anziana. Foti si è presentato spontaneamente in caserma: non ha ammesso subito di essere stato lui, ha detto solo di essere in possesso di elementi utili. Poi, sono venuti fuori dettagli che solo l’omicida poteva conoscere e, tra le lacrime, l’ammissione. Dopo un interrogatorio che si svolgerà la mattina del 7 marzo, dovrebbe scattare la convalida del fermo.

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