Un tatuatore napoletano è stato ucciso perché ha pubblicato su Facebook una foto in cui è con Lavezzi e in cui invita ad andare a farsi i tatuaggi dai professionisti. Un suo collega “rivale” non l’ha presa bene e l’ha fatto uccidere da un commando di tre persone, considerate vicine al clan degli “scissionisti” della Camorra. Infatti tra i messaggi che accompagnavano la foto ce n’era uno che invitava esplicitamente a non andare da quest’altro tatuatore. Il responsabile dell’omicidio, Vincenzo Russo, di 30 anni, è stato arrestato.
La vittima è Gianluca Cimminiello, di 31 anni. Il suo concorrente ha inviato al suo negozio di tatuaggi, a Casavatore, nella periferia di Napoli, un commando composto da tre persone, tra cui il cognato di un esponente di spicco degli scissionisti, incaricate di dargli una lezione. Ma la prima “‘spedizione punitiva” non era andata a buon fine: il 30 gennaio scorso la vittima infatti aveva reagito al commando che aveva fatto irruzione nel suo negozio picchiando proprio il cognato del boss e mettendo in fuga gli altri due.
Per questo motivo è scattata la “vendetta”: il 2 febbraio Cimminiello è stato raggiunto da un uomo che con una scusa lo ha attirato fuori dal negozio uccidendolo a colpi di pistola.
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