Nello Ramadori si uccide a Montappone: aveva perso tutto per il terremoto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Novembre 2016 - 10:27 OLTRE 6 MESI FA
Nello Ramadori si uccide a Montappone: aveva perso tutto per il terremoto

Nello Ramadori si uccide a Montappone: aveva perso tutto per il terremoto (foto d’archivio Ansa)

MONTAPPONE – Si è ucciso perché aveva perso tutto per il terremoto: Nello Ramadori, 75 anni, si è sparato con un fucile nel cortile di casa sua a Montappone, vicino Fermo. Alla sua età, probabilmente, non reggeva l’idea di una vita da sfollato.

Fabio Castori su Il Quotidiano.net racconta:

La tragedia si è consumata intorno alle nove di mattina, quando l’uomo, dopo essersi svegliato e aver lasciato la stanza dell’albergo, in cui alloggiava temporaneamente a causa dell’emergenza sisma, si è recato in quella che era una volta la sua casa. Qui ha incontrato un cacciatore che conosceva e ha fatto quattro chiacchiere con lui.

«Stavo andando a caccia, saranno state le 8.30, quando ci siamo visti – racconta Angelo Cecchi –: mi ha detto che aveva intenzione di fare altrettanto. Era tranquillo e non sembrava affatto teso o sconvolto. Abbiamo parlato del più e del meno e anche del terremoto. Quando abbiamo affrontato questo tema, però, ha cambiato espressione. Poi ci siamo salutati e poco dopo ho sentito uno sparo»

Intanto il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, parla al Messaggero della situazione nella sua regione dopo il sisma: “La risposta del governo, sinceramente, mi pare efficace. C’è solo un punto debole: il sostegno all’economia, ai piccoli imprenditori. Parlo dell’artigiano, dell’edicolante, del negoziante. Per le fabbriche che si sono fermate ci sono ammortizzatori sociali, c’è la cassa integrazione. Ma per il piccolo imprenditore va prevista una forma di sussidio”.

Servono sussidi “per il periodo necessario a riportare la gente nei paesi. Mi spiego: se il piccolo negozio può riaprire, perché lo stabile è agibile o è stato ristrutturato, il commerciante però rischia di non avere comunque un reddito per lungo tempo, fino a quando non si completano, ad esempio, i villaggi con le casette e gli abitanti tornano in paese. Senza di loro, chi va a comprare nel negozio? E nel frattempo quel commerciante come campa?”. Nelle Marche “più di centocinquanta hanno segnalato problemi, di questi 108 hanno avuto danni significativi. Questi numeri danno l’idea della dimensione del problema”. Dopo le ultime scosse serve “una diversa velocità negli interventi”, spiega il governatore. “Tutti i cittadini ci stanno chiedendo i sopralluoghi di verifica negli immobili, per questo è importante che il governo abbia velocizzato la procedure e previsto un aumento delle forze a disposizione. Teniamo conto che in tutta Italia saranno almeno duecentomila le richieste. Organizzeremo in modo differente le verifiche: saranno a tappeto, si prende una via e si controllano tutte le case di quella strada, risparmiando tempo”.