BERGAMO – Un bimbo nato a Bergamo e morto 15 ore dopo il parto non può essere sepolto. Dal 7 novembre il corpicino di Yousef è in una cella frigorifera nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni. La mamma, una donna di 29 anni, è disoccupata e non ha i 750 euro necessari per poter celebrare il funerale del suo bimbo.
Tutto inizia lo scorso 7 novembre, quando la donna, incinta di 24 settimane e residente a Cologne, in provincia di Brescia, arriva all’ospedale di Calcinate. Il giorno precedente la mamma aveva avuto un incidente in un parcheggio, ma non sembravano esserci stati problemi di salute per lei e per il piccolo, scrive l’Eco di Bergamo a fine novembre:
“Incinta alla 24a settimana, dopo un piccolo incidente automobilistico, la donna si era rivolta all’ospedale di Calcinate. Visitata e curata con un antidolorifico, era stata dimessa. La mattina successiva erano sopraggiunte le doglie e, dopo essere tornata a Calcinate, il parto del bimbo. Il piccolo, gravissimo, era stato trasferito all’ospedale «Papa Giovanni» di Bergamo, dove era morto 15 ore dopo la nascita”.
La Procura di Bergamo ha poi aperto un’indagine per omicidio colposo nei confronti di 30 persone, tra medici e infermieri, che avevano dimesso la donna dopo l’incidente. Intanto però il bimbo è in una cella frigorifera da oltre un mese: la donna non ha i 750 euro necessari per poter provvedere alla sepoltura del neonato, scrive l’Eco di Bergamo:
“Il corpicino del suo bimbo, morto dopo un parto prematuro, è «parcheggiato» nella morgue dell’ospedale Papa Giovanni perché la donna non ha i soldi per pagare il funerale. Il bimbo ha vissuto solo 15 ore, il parto era stato indotto da un incidente stradale e c’è un esposto che ha innescato un’inchiesta per omicidio colposo. La madre, marocchina di 29 anni che abita nel Bresciano, ha ricevuto il nulla osta alla sepoltura, ma servono 750 euro. Una cifra improponibile per lei che ha perso il lavoro. «Ho chiesto aiuto al Comune e mi hanno detto che più di 250 euro non potevano darmi – afferma lei – ma io non riesco ad arrivare a fine mese». Ma i parametri Isee sono inflessibili e non sono ammesse deroghe”.
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