Neve nemica di chi viaggia: la situazione degli aeroporti italiani

Pubblicato il 22 Dicembre 2009 - 16:36 OLTRE 6 MESI FA

Nonostante l’indiscusso fascino delle città imbiancate in perfetta versione natalizia, la neve resta la nemica numero uno dei viaggiatori. Per chi ha intenzione di partire in aereo, anche con il biglietto in mano, lo scenario prospettato è quello di attese senza fine e assistenza clienti nel caos: al servizio ci sono operatori confusi e imprecisi pronti a rispondere di ritardi ancora non calcolati e con scarse tempestività di aggiornamento.

C’è chi è rimasto intrappolato nel traffico e nemmeno è riuscito a raggiungere l’aeroporto, chi è a casa incollato al telefono nella speranza di capire se il proprio aereo sia tra i “miracolati” destinati a decollare, specialmente in quel pezzo d’Italia paralizzato dal ghiaccio. Chiuso l’aeroporto di Genova, traffico a rilento a Torino, Milano Linate è rimasto bloccato da ieri con 15 voli cancellati, stessa sorte per Milano Malpensa, fermo fino alle 13 del 22 dicembre dopo l’annullamento di 10 voli nella giornata precedente. Gli scali milanesi procedono a singhiozzi, fino alle 19 è stata garantita l’operatività di 145 voli.

A Verona i velivoli sono rimasti fermi fino al primo pomeriggio. Disagi anche a Orio al Serio (riaperto alle 10 del mattino dopo 24 ore di nevicate) e a Bologna per la mancanza del liquido antigelo fino alle 16,30 di martedì quando è arrivata la nuova fornitura di de-icing.

Almeno 400 passeggeri aspettano da ore: chi è diretto verso mete internazionali sta cercando di dirottare il biglietto su Roma Fiumicino, da cui almeno Alitalia ha confermato la partenza di quasi tutti i voli internazionali, eccetto quelli con destinazione Bruxelles e Francoforte, nel caos per le nevicate degli ultimi due giorni che hanno invaso completamente le piste.

Nello scalo principale romano ci sono stati in tutto 40 voli cancellati,  accanto a ritardi significativi, soprattutto sulle direttrici di Francoforte, Varsavia, Parigi, Ginevra, Linate e Verona. Le cancellazioni e le attese hanno riguardato anche voli da e per Bergamo, Amsterdam, Londra, Genova, Pisa, Bologna. Ritardi non hanno risparmiato anche i collegamenti con Firenze, Palermo, Catania, Brindisi.

La compagnia aerea, per cercare di placare l’ira degli utenti ha tenuto a precisare che «tutti i passeggeri in possesso di prenotazione confermata e di biglietto emesso per la date di ieri e di oggi, da e per gli scali di Linate, Malpensa, Torino, Bologna, Genova e Verona, potranno beneficiare, fino al 24 dicembre – fa sapere Alitalia – di riprenotazioni senza penale per voli successivi, modifica di itinerario senza penale o rimborso del biglietto senza penale».

Lo stop degli scali settentrionali ha provocato disagi a catena in tutta la penisola: anche i passeggeri che si muovono da Sud saranno costretti a pagare i rallentamenti almeno fino alla fine della giornata.

Le code davanti a check-in non verranno smaltite presto, i call center delle compagnie non riusciranno a rispondere a tutte le chiamate in entrata, ma almeno per gli scali più in tilt, la Sea, che gestisce gli aeroporti lombardi ha schierato una task force di 106 uomini e cento mezzi a Linate di 749 uomini e 273 mezzi a Malpensa.