Pd alla resa dei conti, Veltroni: “Sì a un nuovo governo e al federalismo”

Pubblicato il 22 Gennaio 2011 - 15:23 OLTRE 6 MESI FA

Walter Veltroni

Il Pd riparte dal Lingotto di Torino, laddove nel 2007 Walter Veltroni lanciò la candidatura a leader del partito. Veltroni si è presentato al Lingotto alle 11 portando con sé 5 punti vincolanti da proporre a Bersani. Vincolanti: o dentro o fuori. La convention promossa dalla minoranza del Pd potrebbe infatti portare ad una spaccatura del centro sinistra.

Veltroni riparte da”yes we can” di Obama, lo slogan adottato  per la campagna elettorale del 2008, anche se non sarà pronunciato sarà il filo conduttore del ritorno del suo ritorno al Lingotto, il luogo in cui nel 2007 impose all’opinione pubblica il ”sogno” di un grande partito riformista capace di guidare l’Italia verso il cambiamento.

Nell’ex stabilimento Fiat si apre quindi la convention di Movimento Democratico, l’area creata da Veltroni, Beppe Fioroni e Paolo Gentiloni con il documento dei ’75’ (che potrebbero presto diventare 77). L’evento, che sembrava essere di rottura, ha assunto negli ultimi giorni una connotazione opposta: quella di un momento in cui tutto il Pd tenta di parlare al Paese proponendogli un’alternativa credibile.

La presenza di Pier Luigi Bersani e di molti big fotograferà quanto questo tentativo possa essere realistico. Il ciclone del Rubygate che potrebbe portare a una crisi nel centrodestra ha ricompattato il Pd, che appena otto giorni fa sfiorò alla Direzione una spaccatura. I ”Modem” avevano pensato la convention del Lingotto come la dimostrazione della loro capacità di essere il ”cervello pensante” del partito, di essere cioè in grado di proporre una piattaforma davvero innovativa ed alternativa a Berlusconi, e anche convincente; qualcosa di più delle discussioni sulle alleanza su cui si è impegnata la maggioranza interna del Pd.

17:08, Fioroni: “I modem non sono quattro gatti”. ”Chi nei giorni scorsi diceva che eravamo quattro gatti in cerca di autore dovra’ ricredersi, e da domani dovra’ fare i conti anche con noi”. Lo ha detto Beppe Fioroni nell’intervento che ha concluso la Convention di Movimento Democratico.

17:07, Veltroni: “Apprezzo l’apertura di Bersani”. ”Oggi c’e’ stata grande sintonia nei discorsi, ed ho apprezzato la disponibilita’ e l’apertura del Segretario”. Cosi’ Walter Veltroni, al termine della Convention di Movimento Democratico, ha commentato la presenza e l’intervento di Pier Luigi Bersani alla manifestazione. ”Oggi e’ una giornata importante per il Pd – ha detto Veltroni – e’ la dimostrazione di come si puo’ impostare una linea di forte innovazione e nello stesso tempo rafforzare le convergenze e l’unita’, e spingere il Pd ad avere il coraggio dell’innovazione”. ”Il centrosinistra – ha concluso Bersani – ha fatto un passo avanti e questo era l’obiettivo che ci proponevamo”.

15:27, Gentiloni: “Il Lingotto è la nostra Pontida”. ”Il Pd deve scegliere con forza il campo del cambiamento”. Lo ha detto Paolo Gentiloni, uno dei leader di Movimento democratico, intervenendo alla convention del Lingotto, luogo che, lo stesso Gentiloni ha definito ‘la Pontida del Pd”. L’ex ministro delle Comunicazioni ha poi invitato il partito a non avere nostalgie ”per la formula socialdemocratica” e a optare per quella ”liberal”.

15:12, Chiamparino: “Possiamo recuperare i delusi”: l Partito Democratico ”ha le risorse” per conquistare ”quella parte dell’opinione pubblica che ha creduto in Berlusconi, in buona fede, e adesso e’ delusa”. E’ l’opinione che Sergio Chiamparino ha espresso nell’intervento al Lingotto di Torino alla convention del Movimento Democratico. Per Chiamparino e’ indispensabile ”un’offerta politica, che forse finora non c’e’ stata, in grado di far si’ che non ci sia solo rassegnazione, assuefazione o protesta di fronte al punto piu’ basso toccato dalla politica italiana, ma nuova partecipazione e governo”. Il programma del Pd ”non deve essere solo un numero di pagine in cui c’e’ un pezzo per tutti- ha detto ancora Chiamparino – ma indicare una direzione di marcia. Con questa impostazione possiamo abbattere quel diaframma che finora ci ha rigettato addosso le nostre parole di speranza per questo Paese”.

13,38, Bersani: “Garantisco dignità politica a ogni posizione”, ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, intervenendo alla Convention di Movimento Democratico. Bersani ha assicurato alla platea che il suo impegno è quello di ”ribadire le ragioni fondamentali” del Pd, vale a dire quelle di una formazione in grado di dar voce a diverse culture politiche e non solo a quelle di sinistra.

13,06, Veltroni: “Autocritica sul calo dei consensi”. Non sarà con le alleanze bensì con un progetto che il Pd potrà sopperire al proprio ”calo di consensi”: questa l’autocritica di Walter Veltroni. ”Dobbiamo dirci la verità – ha esordito Veltroni – oggi gli italiani non credono ancora che da noi, dal Pd e più in generale dal centrosinistra possa giungere la risposta ai loro problemi. Lo dimostra il fatto che da mesi e mesi, al calo verticale di fiducia nei confronti di Berlusconi, non fa riscontro la crescita di fiducia e di consenso per il Pd, che anzi scende nei sondaggi”.

12.17, Veltroni: “Basta finanziare partiti con condannati per mafia”. “Bisogna interrompere il finanziamento pubblico ai partiti che candidano un condannato per reati collegati alla mafia. E per essere chiari – ha concluso – se una forza politica candida un condannato per reati collegati alla mafia, deve decadere immediatamente il finanziamento pubblico del partito”.

11.58, Veltroni: “Nuovo governo con tutte le forze”. “Un nuovo governo che faccia alcune riforme, tra cui il federalismo; in alternativa sono preferibili le elezioni che sarebbero comunque meglio della ‘livida prosecuzione’ del governo Berlusconi.”

11.45, Veltroni: “Il contratto di Marchionne sia legato ai risultati”. ”Chiediamo che alla Fiat anche il contratto di Marchionne sia legato, come quello dei lavoratori, al successo di lungo periodo del piano fabbrica-Italia. Se il piano – ha sottolineato Veltroni – ha successo, deve risultarne direttamente influenzato l’aspetto retributivo, sia dei lavoratori sia del management, a partire dal leader dell’azienda. Basta con esagerate stock-option e premi milionari per i manager,

11.40, Veltroni: “Comprendere i no di Mirafiori”. “A quei lavoratori, al loro sì contrattato e sofferto, penso debba andare il rispetto, l’ammirazione, la gratitudine di tutti gli italiani. Ma occorre anche comprendere le ragioni del no e con esse dialogare. Senza gli accordi – ha sottolineato Veltroni – non ci sarebbe stato l’investimento, Napoli, Torino, l’Italia avrebbero visto ridimensionata una presenza industriale che deve invece essere confermata e rilanciata”.

11.30 Pd, obiettivo primo partito. Per il Pd ”l’obiettivo realistico è diventare il primo partito italiano”, in grado di ”guidare il Paese verso il cambiamento”, ma questo è possibile a tre condizioni. Lo ha detto Walter Veltroni aprendo la Convention di Movimento Democratico al Lingotto. Veltroni ha quindi indicato le tre condizioni: ”In primo luogo non opporre al populismo di Berlusconi un populismo uguale e contrario”; in secondo luogo ”affrancarci dall’opzione frontista” e cioè quella secondo lui ”si è uniti solo dall’essere contro qualcuno, senza avere una proprio proposta di governo”; in terzo luogo deve avere ”coraggio dell’innovazione”.

11.08 Veltroni: Berlusconi dimettiti. ”O Berlusconi può chiarire tutto davanti ai magistrati, e non credo che sarà in grado di farlo, oppure per una volta non pensi a se stesso ma a 60 milioni di italiani, e faccia un passo indietro e si dimetta”.