Niccolò Ciatti, il ceceno accusato di aver sferrato il calcio mortale è stato scarcerato per “difetto di procedibilità”

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 29 Dicembre 2021 - 18:09 OLTRE 6 MESI FA
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Niccolò Ciatti, il ceceno accusato di aver sferrato il calcio mortale è stato scarcerato per “difetto di procedibilità” (foto Ansa)

Niccolò Ciatti aveva 22 anni quando venne pestato a morte e preso a calci l’11 agosto 2017 in una discoteca di Llorrt de Mar in Spagna. La corte di assise di Roma ha ora disposto la scarcerazione di Rassoul Bissoultanov, uno dei due ceceni accusati della sua morte. La notizia è stata resa nota dal padre di Niccolò, Luigi Ciatti, e confermata dal legale della famiglia, avvocato Agnese Usai.

 Il ceceno secondo quanto appreso sarebbe già uscito dal carcere di Rebibbia. Bissoultanov venne arrestato in Germania lo scorso ottobre a seguito di mandato di arresto europeo e poi estradato in Italia. Era attualmente sottoposto alla misura della custodia in carcere in attesa del processo per omicidio volontario. La prima udienza è fissata per il 18 gennaio 2022 davanti al tribunale di Roma.

Omicidio Niccolò Ciatti, le ragioni della scarcerazione del suo omicida

L’avvocato della famiglia Ciatti spiega l’annullamento della misura è stata decisa per difetto di procedibilità nei confronti dell’uomo. I giudici della Corte d’Assise hanno ritenuto infatti che Bissoultanov non era presente sul territorio italiano quando è stata emessa la misura di custodia cautelare nei suoi confronti.

 Il timore del legale e della famiglia Ciatti è che il ceceno possa essersi già allontanato dall’Italia, e che il processo debba essere celebrato in contumacia. “Le garanzia di un’esecuzione effettiva della pena – afferma l’avvocato Usai – ormai sono veramente labili”. L’uomo è accusato di omicidio volontario in concorso con un connazionale, che invece sarà processato separatamente.

Luigi Ciatti, papà di Niccolò: “Resta tanta amarezza, tristezza, lacrime e rabbia”

“Ci restano solo amarezza, tristezza, lacrime e rabbia, non riusciamo a dare un minimo di giustizia a Niccolò”. Così Luigi Ciatti, il padre di Niccolò, commenta la notizia della scarcerazione del ceceno Rassoul Bissoultanov.

“Provo tanta rabbia – afferma ancora -, e poi non riesco a pensare a mia moglie, da questa storia non ne saremo mai usciti ma adesso è ancora peggio, siamo distrutti in tutto e per tutto. Non so perché ci meritiamo tutto questo”.