Vigile ucciso a Milano, trovato il suv. Caccia a due nomadi

Pubblicato il 14 Gennaio 2012 - 00:10 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 13 GEN – E' caccia aperta ai due nomadi a bordo di un suv che ieri sera, a Milano, hanno volontariamente travolto e ucciso in un parcheggio un vigile di quartiere in bicicletta, Niccolo' Savarino, di 42 anni. I due, compiutamente identificati grazie al ritrovamento del loro veicolo, e agli accertamenti degli esperti del Reparto radiomobile della Polizia locale, sono attualmente ricercati tra Milano e i valichi di frontiera del Nord Italia.

In mattinata si erano diffuse anche voci su un presunto fermo dei due, ma dopo qualche ora e' giunta la precisazione dei pm che coordinano le indagini, secondo cui non ci sono stati fermi e non sono stati individuati.

''Al momento abbiamo identificato il proprietario del Suv, ma non si trova'', ha detto il procuratore aggiunto di Milano, Nicola Cerrato, che coordina le indagini assieme al pm Mauro Clerici. In realta', gli unici nomadi che erano finiti in un ufficio di polizia, ma a Milano, erano due sinti, quello lievemente investito dal suv a un piede (motivo per il quale il vigile in bici aveva tentato di impedire al mezzo di andarsene) e un suo parente.

''Era un pazzo, un vero pazzo'' ha detto del conducente del fuoristrada il nomade investito, che vive in un insediamento abusivo proprio tra il parcheggio dove e' avvenuto l'omicidio e uno sterrato adiacente. Lui e un suo genero sono stati sentiti a lungo, sia come testimoni sia nell'ipotesi che ci fosse una conoscenza tra loro e i due investitori. E' possibile che una confusa fuga di notizie, ripresa pero' da vari media, abbia creato non pochi problemi agli investigatori quando e' stata diffusa la localita' in cui i due probabilmente si stavano recando, Ventimiglia. In realta' in quella zona erano si' stati inviati alcuni equipaggi della Polizia locale, come ad altri valichi, nella speranza che i due potessero essere individuati, per fornire immediato supporto alla polizia di frontiera. Ma i due, alla fine, non sono stati trovati, anche se l'attenzione degli investigatori, in particolare, si starebbe in queste ore concentrando su uno dei due, attorno al quale il cerchio parrebbe stringersi.

Una volta bloccati, pero', gli elementi da confrontare per inchiodarli alle loro responsabilita' non mancheranno. A partire dal suv, un Bmw X5 color bronzo scuro metallizzato, trovato la scorsa notte regolarmente posteggiato in via Lancetti, ma con i segni dell'investimento ben chiari sull'avantreno, comprese le macchie di sangue e la vernice verde della bicicletta del vigile, trascinato per oltre 300 metri. L'auto, stamani, e' stata passata al setaccio dalla Polizia scientifica alla ricerca di impronte e altri reperti. Poi ci sono due testimoni oculari, i due nomadi sinti, che hanno visto in faccia i due sul veicolo, e le telecamere di uno spedizioniere che si trova adiacente al parcheggio, che ha ripreso tutta la terribile scena.

Un episodio che ha profondamente scosso gli abitanti del quartiere e la coscienza cittadina. ''Abbiamo deciso che il giorno dei funerali di Niccolo' Savarino sara' un giorno di lutto per tutta la citta''', ha affermato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, al termine di un incontro con le sigle sindacali della polizia locale. Il primo cittadino si e' anche offerto di patrocinare in tribunale la famiglia della vittima, originaria di Campobello di Licata (Agrigento), da dove oggi sono giunti gli anziani genitori, ma che si era trasferita nel Milanese, a Rho, da molti anni. Qui viveva con il fratello, Rocco, impiegato alle ferrovie. Anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Sindaco di Milano, un messaggio di cordoglio. Ancor prima di fissare gli elementi investigativi desunti da tracce, testimoni e telecamere, pero', gia' dopo poche ore dal ritrovamento del suv, gli esperti della Polizia locale avevano accertato i dati anagrafici dei due, di 28 e 25 anni, uno di nazionalita' tedesca e uno italiana, ma di fatto senza fissa dimora e di origine slava.

Entrambi avrebbero un curriculum criminale che spazia dalle truffe (in cui alcuni gruppi di nomadi sono specializzati) ai furti, attivita' molto lucrose e per le quali difficilmente si finisce in carcere, ma molto lucrose. Abbastanza da permettersi di comprare un suv di lusso, anche se di fatto intestato a una societa' di una donna, sospettata di essere solo un'abituale prestanome di autoveicoli.