Nomade incinta picchiata perde il bambino, fermato ultrà della Juventus

Pubblicato il 13 Giugno 2010 - 12:52| Aggiornato il 13 Agosto 2010 OLTRE 6 MESI FA

Un ventitreenne è stato fermato a Torino: sarebbe stato lui a colpire con un bastone, forse una mazza da baseball, una nomade di 28 anni, incinta all’ottavo mese, che si è presentata poco dopo in ospedale dove è stato accertato che non c’era più battito cardiaco del bimbo che portava in grembo.  Della vicenda si occupa la “Stampa” nelle pagine locali del quotidiano.

Stamani la polizia ha precisato che l’accusa per il giovane é di procurato aborto preterintenzionale. Non è stata resa nota la sua identità, ma agli uomini del commissariato Mirafiori che hanno eseguito il fermo risulta che si tratti di un ultrà juventino, in passato già colpito da Daspo. Accertamenti sono tuttavia in corso, anche perché dai primi esami sul corpicino è emerso che probabilmente l’aborto potrebbe essere cominciato prima dell’aggressione denunciata dalla donna.

La giovane nomade ha raccontato che, due giorni fa, stava chiedendo l’elemosina nella zona sud di Torino, insieme da una cugina, anche suonando i campanelli dei palazzi. E’ stato a quel punto che il giovane ha inveito contro di loro, accusandole di voler rubare negli appartamenti, e le avrebbe quindi raggiunte colpendo la donna con un bastone al fianco. Tornata al campo la nomade ha accusato forti disturbi e ha detto di non aver sentito più il bimbo muoversi. Da qui la corsa in ospedale e l’ intervento chirurgico dopo che i sanitari avevano accertato che non c’erano più segni di vita.