Nuove Brigate Rosse: arrestati Manolo Morlacchi e Costantino Virgilio

Pubblicato il 18 Gennaio 2010 - 11:41 OLTRE 6 MESI FA

Scritte contro la Digos fatte da brigatisti

Arrestate due persone accusate di appartenere alle nuove Brigate Rosse: si tratta di Manolo Morlacchi, figlio dell’ex brigatista Pierino, e Costantino Virgilio.

I due sono stati arrestati a Milano con l’accusa di partecipazione a banda armata, denominata “per il comunismo Brigate Rosse”, nel corso di un’indagine condotta dalla Digos di Roma in collaborazione con i colleghi di Milano.

Morlacchi, 39 anni, e Virgilio, 34 anni, entrambi residenti a Milano e dipendenti di un’agenzia di gestione archivio, avevano subito una perquisizione domiciliare il 10 giugno scorso: la perquisizione scattò dopo che la Digos di Roma arrestò tra Roma e Genova un gruppo di presunti brigatisti sequestrando anche un numero ingente di armi.

Gli arresti sono stati eseguiti a Milano, in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Roma, Caivano, su richiesta del Pool Antiterrorismo della Procura della Repubblica di Roma diretto dal Procuratore Aggiunto Pietro Saviotti.

Uno dei due arrestati oggi è stato trovato in possesso di materiale informatico in cui vengono spiegati i criteri e le modalità di criptazione dei documenti: si tratta di una sorta di manuale di istruzioni destinato ai componenti del gruppo anche per l’ utilizzo dell’informatica.

Nel documento stesso viene testualmente definito così: “.. una specie di codice di condotta che consigliamo ai militanti rivoluzionari”, con una serie di indicazioni anche per evitare i controlli da parte delle forze dell’ordine, nonché istruzioni per non farsi “tracciare” in rete.