Olbia, conto del maltempo: 80 milioni e 3 anni per sicurezza

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Ottobre 2015 - 17:36 OLTRE 6 MESI FA
Olbia, conto del maltempo: 80 milioni e 3 anni per sicurezza

Olbia, conto del maltempo: 80 milioni e 3 anni per sicurezza

ROMA – Due anni fa sono stati programmati dei lavori e stanziati dei soldi. Ma non si è fatto nulla. Ora che Olbia è di nuovo sotto l’acqua, per la messa in sicurezza del territorio serviranno almeno altri 3 anni e non meno di 80 milioni: il primo lotto di lavori sul Rio Seligheddu, uscito oggi 1 ottobre dagli argini e esondato già in occasione dell’alluvione del novembre 2013, partirà non prima della fine del mese.

Per il cantiere – è prevista la realizzazione di 2 vasche di laminazione sul Rio S. Nicola e altrettante sul Rio Seligheddu, il Cipe ha stanziato 16,3 milioni. Soldi che entro una decina di giorni dovrebbero arrivare alla Regione.

Dopo l’alluvione del 2013, vennero previsti degli interventi che individuavano una serie di “opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia”, in particolare in quelle del Rio Seligheddu, per un valore complessivo di 59,5 milioni. Interventi che, però, non sono mai arrivati alla fase della progettazione definitiva.

Con la nuova mappatura delle aree da mettere in sicurezza realizzata da #italiasicura, la struttura contro il dissesto idrogeologico voluta da palazzo Chigi, gli interventi su Olbia sono lievitati a 81,2 milioni e la città è stata inserita nelle opere previste dal piano nazionale 2015-2020 per le aree metropolitane. Il primo lotto, la realizzazione delle vasche di laminazione sul Rio San Nicola e sul Rio Seligheddu, è già stato finanziato dal Cipe per 16,3 milioni: “A giorni, al massimo entro 10 giorni – dice il direttore di #italiasicura Mauro Grassi – faremo gli accordi di programma per le aree metropolitane, in modo da poter inviare i fondi ai presidenti di Regione”.

Per il 2016, sono stati stanziati 3 milioni, 11 per l’anno successivo e 2 per il 2018. Gli altri tre interventi devono ancora essere finanziati e riguardano 13,5 milioni per la mitigazione del rischio idraulico sul Rio San Nicola, altri 12,4 per il Rio Gadduresu e ulteriori 39 milioni per ridurre i rischi sul Seligheddu.

“I lavori di prevenzione richiedono tempi necessari, 2/3 anni minimo, in alcuni casi anche 5 come a Genova – dice Grassi – non è pensabile che una volta stanziati i fondi le opere vengano realizzate in poco tempo”. Resta il fatto che in questi due anni si è fatto poco o nulla. “Gli interventi inizialmente previsti – risponde il direttore di #italiasicura – non sono mai arrivati alla fase della progettazione definitiva”.