Ortona. Cieco totale ma compra gratta e vinci: a processo per truffa aggravata

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Marzo 2018 - 11:17 OLTRE 6 MESI FA
Ortona. Cieco totale ma compra gratta e vinci: a processo per truffa aggravata

Ortona. Cieco totale ma compra gratta e vinci: a processo per truffa aggravata

CHIETI – Cieco totale per l’Inps, ma perfettamente in grado di entrare in tabaccheria, dirigersi al bancone, comprare gratta e vinci e sigarette e pagare senza indugi. Un comportamento e una abilità che, dopo una segnalazione da una “fonte confidenziale”, ha insospettito i carabinieri. L’uomo infatti, per soffrire di cecità assoluta come certificato, si muoveva in piena autonomia nei vari ambienti. Per questo motivo R. M., 69 anni e residente a Ortona, vicino Chieti, è stato rinviato a giudizio per truffa aggravata ai danni dell’Inps e il 9 aprile è fissata la prima udienza del processo.

Gianluca Lettieri sul sito Leggo scrive che le indagini dei carabinieri di Ortona nei confronti dell’anziano sono scattate nel 2016 dopo una soffiata. I militari hanno iniziato a seguire l’anziano e a filmarlo, scoprendo dei comportamenti decisamente sospetti. L’uomo, entrando dal tabaccaio, si sollevava gli occhiali da sole sulla testa e poi a passo deciso e sicuro si avvicinava al bancone, dove comprava gratta e vinci e sigarette e pagava con mano salda. Per questo motivo è stato rinviato a giudizio non solo per truffa aggravata, ma anche per aver tratto in inganno i medici Inps:

“L’anziano traendo in inganno i medici della Commissione Inps deputati alla valutazione del suo grado di cecità e gli altri che successivamente erano chiamati a valutare la permanenza del grado di invalidità, faceva loro firmare un atto pubblico, ossia il certificato di cecità assoluta, ideologicamente falso”.

Gli investigatori che lo hanno seguito per mesi, hanno spiegato che l’uomo aveva un comportamento sospetto:

“All’esito degli accertamenti si appurava che l’uomo, in diverse circostanze, palesava atteggiamenti a dir poco “singolari”, tenuto conto della sua asserita condizione di cecità, e per questo ritenuti effettivamente sospetti». Il 9 settembre del 2016 – ricostruiscono i carabinieri – l’imputato entra in una tabaccheria di corso Vittorio Emanuele accompagnato da una donna: «All’altezza della porta d’ingresso solleva un vistoso paio di occhiali da sole, poggiandoli sulla testa. All’interno viene poi notato muoversi senza alcuna esitazione e acquistare un gratta e vinci e dei pacchetti di sigarette, pagando personalmente e ritirando il resto. Si nota chiaramente che osserva i movimenti del tabaccaio e degli altri clienti».

Poi altri due episodi, il 21 e il 30 settembre. Quest’ultimo, in particolare, lascia interdetti. L’uomo, raccontano i carabinieri, entra nella tabaccheria e raggiunge autonomamente il bancone, fa i suoi acquisti e poi prende la busta dove la commessa aveva inserito le sigarette, la apre e controlla il contenuto:

“Appare evidente che R.M. palesa una padronanza nei movimenti e un atteggiamento deciso e risoluto e del tutto incompatibile con quello che si presume possa evidenziare un soggetto affetto da cecità totale”. Il pm Ciani ritiene dunque che l’imputato abbia ingannato “l’Inps circa la sua patologia di cieco totale, così da corrispondergli un’indennità a lui non spettante”. Il rinvio a giudizio è stato firmato dal giudice Luca De Ninis. L’Inps, rappresentata dall’avvocato Massimo Cassarino, potrà costituirsi parte civile per ottenere il risarcimento delle somme (ancora da quantificare) che sarebbero state pagate indebitamente. L’imputato è difeso dall’avvocato Annalisa Sebastiani”.