VICENZA – Stava tornando dalla messa in sella alla sua bici, quando un’auto l’ha travolto. L’incidente è avvenuto sabato sera a Vicenza. Il giovane ciclista, Paolo Campiello, di appena 18 anni, è ora tenuto in vita dai macchinari all’ospedale di Vicenza, ma è cerebralmente morto. Probabilmente già domani i medici gli staccheranno la spina.
Paolo è stato investito da una Fiat Punto in viale D’Alviano. Alla guida dell’auto c’era un ragazzo di poco più grande di lui, R. P. di 22 anni, che aveva bevuto. Al giovane è stata immediata ritirata la patente ma nelle prossime ore la sua posizione potrebbe aggravarsi: dovrà rispondere di omicidio colposo.
Intanto su Facebook sono tanti gli amici che si affrettano a dire addio a Paolo. Il quotidiano Il Gazzettino ne pubblica alcuni:
“Ciao Paolo! come sempre lasci tutti di stucco, e non è una frase fatta…ci hai fatto sperare, pregare, vederti combattere… Ebbene posso dire che ne è valsa la pena averti conosciuto, averti visto combattere, aver pregato e sperato insieme alla tua famiglia e a chi ti stava accanto nella vita di tutti i giorni” scrive un amico.
“Ciao Paolo, sei stato fortissimo e bravissimo, ora stai bene, grazie per tutto ciò che sei stato per tutti, un amico fantastico, un fratello per tutti! Ciao Paolino, buon viaggio”.
“Ci eravamo salutati proprio sabato pomeriggio..e non posso credere che dopo poche ore sia successo quello che è successo..e che quel saluto di qualche ora prima sia stato il nostro ultimo saluto .. Sono senza parole..mi mancherai tantissimo. Non posso credere che non ti vedrò mai più”.
“Che scherzo mi fai Paolo… chi la canta con me adesso “Ci sono anch’io”? Con chi guarderò i cartoni della Walt Disney ancora e ancora fino alla nausea? Con chi discuterò di Filosofia, Teologia, Politica tornando a casa dopo una sbronza al Russian Pub? Eh?! Visto che sei là, vedi di starmi vicino. A presto Paolo.. ti voglio bene e mi manchi moltissimo”.
“Paolo per me sei stato un grande amico, mi hai aiutato a crescere e la cosa più straordinaria è che non hai aiutato solo me, hai aiutato tutti quelli che avevano bisogno di una mano”.