Ponte Morandi, allerta Polcevera: diga di macerie, rischio esondazione

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Agosto 2018 - 08:12 OLTRE 6 MESI FA
Ponte Morandi, si cercano i dispersi. Allerta Polcevera: diga di macerie, rischio alluvioni

Ponte Morandi, si cercano i dispersi. Allerta Polcevera: diga di macerie, rischio alluvioni (Foto Ansa)

GENOVA –  Potrebbe aggravarsi molto il bilancio delle vittime del crollo del Ponte Morandi a Genova. Fino ad ora i morti accertati sono 38, i feriti sedici e gli sfollati oltre seicento, ma sotto le macerie potrebbero essere decine i dispersi. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Nel crollo sono rimasti coinvolti auto e camion, ma i soccorritori non escludono che ci possano essere sopravvissuti.

Sulla questione dei dispersi è tornato anche il ministro dell’interno, Matteo Salvini, dopo il sopralluogo nella zona del ponte crollato. ” Non è facile capire – ha detto- chi non risponde al telefono perché magari è già dall’altra parte del mondo o perché è purtroppo lì sotto. ” Quello che è certo , aggiunge, ” è che quelli che stanno scavando ci dicono che ci sono altre persone sotto le macerie”.

I vigili del fuoco, intanto, non smettono di lavorare: “Andremo avanti fino a quando non avremo tirato fuori l’ultimo disperso. Le ricerche vanno avanti e non sono mai state sospese ma, ovviamente si sta restringendo l’area operativa”. A spiegarlo è Maria Bianca Cristini, dello staff del capo dipartimento nazionale dei vigili del fuoco. “Non stiamo più operando in alcune aree dove abbiamo scongiurato la presenza di dispersi – spiega – che sono l’area a margine destro del torrente, i capannoni industriali e il lato della ferrovia più prossimo alle civili abitazioni”.

“Le ricerche di vittime e dispersi non sono mai state sospese e continuano tuttora”, hanno sottolineato i vigili del fuoco. “Il ponte – ribadisce il comando generale – è monitorato costantemente perché ci sono rischi ma le attività non hanno mai subito interruzioni”. Proprio per questo motivo sono state evacuate le abitazioni che insistono nei pressi e letteralmente sotto la parte dei piloni che è rimasta in piedi: il viadotto infatti insisteva nelle sue strutture portanti anche su una zona urbanizzata quasi idealmente poggiando su caseggiati e cortili.

Il numero degli sfollati è salito a 632 e le loro case, ha anche precisato il sindaco di Genova, Marco Bucci, saranno demolite. A preoccupare sono anche i pezzi consistenti di asfalto caduto nel Polcevera quasi a formare una diga.

La Regione Liguria ha avviato un controllo meteo in tempo reale per scongiurare il rischio che le piogge impediscano i soccorsi e che le macerie si trasformino in un ‘tappo’ per il deflusso delle acque. Sulla necessità di rimuovere le macerie “nel giro di giorni non di mesi” ha insistito il direttore generale della Protezione civile, Agostino Miozzo, “perché se dovessero arrivare delle precipitazioni importanti, che in questa zona non mancano, ci potrebbero essere dei rischi per la popolazione”.