Prete arrestato per abusi su minori, vittima racconta: “Diocesi sapeva, mi dissero di dimenticare”

“La diocesi sapeva, mi dissero di dimenticare”, lo racconta una delle vittime del prete arrestato a Enna per abusi su minori, tre casi accertati ma secondo gli inquirenti ce ne sarebbero degli altri. Il giovane, nella sua denuncia, ha raccontato di violenze subite tra il 2009 ed il 2013, da quando aveva appena compiuto 16 anni e durate fino ai 20 anni.

L’arresto del prete per abusi su minori

Il prete è stato arrestato dopo la denuncia della vittima e dopo una serie di controlli. Durante le indagini sono emerse nuove ipotesi di reato, abusi, che sarebbero stati commessi dal sacerdote anche nei confronti di altri due minorenni, nei confronti dei quali l’indagato ha svolto ruolo di guida spirituale. La Procura di Enna “non esclude che possano esserci altre potenziali vittime” e ha rivolto loro “un appello” invitandoli a “denunciare alla polizia quanto eventualmente subito”. 

Il racconto della vittima che provò a denunciare alla diocesi

Come riporta Salvo Palazzolo per Repubblica, nel novembre del 2014, il giovane che per primo si è rivolto alla polizia, si confida con un sacerdote. “Gli raccontai tutto – dice la vittima ai poliziotti della squadra mobile — ma dopo l’incontro, invece di allontanare il prete, decise di incontrarlo da solo. Poi, mi offrì un confronto a tre. Il prete negò tutto, fu un incontro da toni molto accesi. Visto che continuava a negare gli dissi di giurare davanti a Dio e sul santissimo sacramento, ma lui si rifiutò. Alla fine, il monsignore appoggiò il prete e io venni visto come un visionario, un pazzo che aveva inventato tutto. Credo che per questo, all’epoca, non venne informato neanche il vescovo”.

Il giovane quindi disse che il padre avrebbe voluto denunciare tutto alla procura: “Il monsignore mi consigliò di non procedere. E di tentare di dimenticare quanto accaduto. Mi disse pure di non informare neanche il nuovo vescovo”.

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