Prof di religione condannato a 2 anni, avrebbe molestato studentesse: “Le mie piccole pornostar”

Non potrà più insegnare e per un anno ha divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Gennaio 2024 - 18:31
prof religione

foto ANSA

Due anni di carcere è la condanna che il tribunale di Torino ha inflitto a un prof di religione in un liceo processato con l’accusa di avere molestato alcune allieve. Al docente è stata concessa la sospensione condizionale della pena subordinata però alla frequentazione di un programma di recupero. La procura aveva chiesto la derubricazione del reato a molestie ma i giudici hanno riconosciuto la violenza sessuale, sia pure nell’ipotesi lieve. Alle quattro studentesse che si sono costituite parte civile è stata riconosciuta una provvisionale di 2.000 euro ciascuna.

Uno degli avvocati di parte civile, Concetta Cagia, ha commentato l’esito del processo parlando di sentenza “esemplare” in quanto “deve educare e comportarsi in modo adeguato al suo ruolo”. La vicenda emerse quando alcune studentesse si rivolsero alla dirigente scolastica. 

Prof di religione condannato a 2 anni, avrebbe molestato studentesse

“Sei bellissima” e “le mie piccole pornostar” sono alcune espressioni con cui si sarebbe rivolto alle ragazze durante le lezioni. Un atteggiamento però che per il pm Davide Pretti non integrava il reato di violenza sessuale, ma quello di molestie. Tanto da chiedere la riqualificazione e proporre una pena di 4 mesi.  Ma al termine di una camera di consiglio durata due ore, il giudice ha ritenuto che il comportamento del docente nei confronti delle studentesse, ragazze di 13 e 14 anni, andasse inquadrato nella fattispecie più grave.

Prima che il processo si concludesse il docente si è rivolto ai giudici per spiegare che in oltre 20 anni di insegnamento “non ha mai avuto alcuna contestazione”. E che nessun allievo “aveva mai avuto da ridire”. Il prof, 55 anni, ha poi negato di aver palpeggiato le studentesse e di aver sempre cercato di instaurare con gli allievi “un rapporto informale. Forse alcune mie espressioni sono state fraintese. Ma io le trattavo come fossero figlie”, ha detto.

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