Ragazzino 13enne morto a Gragnano, il post del carabiniere: “Se allevi conigli non puoi pretendere leoni…”

“Se allevi conigli non puoi pretendere leoni…“. Sono alcune delle parole scritte da un carabiniere in un post su LinkedIn riferite alla vicenda del 13enne di Gragnano, in provincia di Napoli morto dopo essere precipitato dalla finestra del suo appartamento. Una vicenda sulla quale procura di Torre Annunziata e del tribunale per i minorenni di Napoli, ha aperto una indagine per istigazione al suicidio.

Carabiniere commenta la morte del 13enne caduto dal balcone a Gragnano

Un post venuto alla luce grazie alla denuncia via Youtube di Matteo Flora, esperto di reputazione digitale. Parole dalle quali l’Arma dei carabinieri ha subito preso le distanze, sottolineando che è stato avviato “un procedimento amministrativo per le valutazioni disciplinari”.

Il post originale è stato immediatamente cancellato dal carabiniere, ma grazie agli screenshot è possibile leggerlo integralmente. “Un ragazzino si suicida – scrive il militare nel post commentando alcuni commenti degli psicologi in televisione – e psicoterapeuti sproloquiano in tv sul fatto che le parole sono armi e che c’entra il bullismo… senza pensare che se allevi conigli non puoi pretendere leoni… e che magari la colpa è quindi di chi non ha saputo far crescere adeguatamente quel ragazzino… il problema con un bullo si risolve, da sempre, dimostrandogli che non hai paura di lui…”.

L’Arma prende le distanze

“In merito ai contenuti pubblicati su una piattaforma social da parte di un Ufficiale dell’Arma in relazione al suicidio di un 13enne – ha fatto sapere l’Arma all’AdnKronos – trattasi di commenti espressi a titolo personale, le cui responsabilità ricadono esclusivamente sull’interessato”. L’Arma dei carabinieri “dal canto proprio” ha quindi “avviato un procedimento amministrativo per le valutazioni disciplinari”.

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