Rimini, stupratore aveva permesso di soggiorno per motivi umanitari Rimini, stupratore aveva permesso di soggiorno per motivi umanitari

Rimini, stupratore aveva permesso di soggiorno per motivi umanitari

Rimini, stupratore aveva permesso di soggiorno per motivi umanitari
Rimini, stupratore aveva permesso di soggiorno per motivi umanitari

RIMINI – Il capobranco dello stupro di Rimini lavorava come volontario in una cooperativa e aveva fatto anche richiesta di asilo politico. Guerlin Butungu, congolese di 20 anni, è stato catturato mentre cercava di fuggire in treno. Gli altri tre stupratori, tutti minorenni, si erano consegnati sabato.

Butungu nella notte tra sabato e domenica era sfuggito alle 2 di notte alla cattura, nel centro di Pesaro: circondato dagli agenti, che lo avevano intercettato in bicicletta all’altezza del parco Miralfiore, ha estratto un coltello. Anche se circondato, non si è arreso e si è gettato all’interno del parco, facendo perdere le sue tracce. Dunque è arrivato alla stazione di Pesaro, dove alle 5.20 ha preso un treno diretto a Nord ma qui è stato localizzato grazie al suo smartphone e poi fermato.

Butungu era sbarcato nel 2015 a Lampedusa e aveva ottenuto il permesso di soggiorno per motivi umanitari, andando ad abitare a Cagli, provincia di Pesaro.

“L’arresto di questa mattina è stato una doppia soddisfazione perché a mettere le manette al quarto uomo sono state due donne. Un gesto simbolico che ha reso giustizia alle vittime delle violenze”, ha dichiarato il questore Maurizio Improta.

E ancora: “Un risultato reso possibile da un grande lavoro di squadra. L’uomo fermato questa mattina, un congolese maggiorenne che risulta richiedente asilo, in un primo momento è rimasto meravigliato dalla presenza dei poliziotti e ha cercato di negare la sua identità. Ma ormai era stato inchiodato”.

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