A Roma 2 mila anni fa c’era un terzo fiume. Scoperto con gli scavi per la metro C

Pubblicato il 22 Ottobre 2009 - 15:49 OLTRE 6 MESI FA

Porta San Giovanni in Laterano. Qui 2 mila anni fa scorreva un fiume

A Roma gli scavi per la costruzione della linea C della metropolitana stanno portando ad una serie di nuove scoperte archeologiche straordinarie. L’ultima in ordine di tempo è la scoperta di un fume che scorreva nel sito in cui oggi c’è piazza San Giovanni, luogo noto per essere la piazza dei concerti del Primo Maggio: si tratterebbe del terzo fiume di Roma insieme all’Aniene e al Tevere.

Il fiume era molto ampio e pescoso: sul suo fondo sono stati trovati una serie di ami utilizzati per la pesca. Il corso d’acqua scorreva comunque all’interno delle mura Aureliane, le mura costruite per proteggere Roma dai Barbari, e che ancora delimitano il Centro storico della città eterna.

L’archeologa Rossella Rea spiega che «si trattava di un fiume che va a finire nel Tevere passando sotto le mura per poi correre verso il Colosseo e la Cloaca Massima». Questo terzo fiume non ha un nome ma è citato nelle opere antiche: oltre agli ami utilizzati per pescare, sono stati individuati dagli scavi dei «gradini, dunque doveva trattarsi di un corso di una certa importanza. Di sicuro fu utilizzato dall’imperatore Massenzio come fossato». Poi, tutto intorno su quella che ora è Piazza San Giovanni c’erano colline ricoperte di lecci, faggi e altre specie che crescono nei luoghi palustri.

Insomma la linea C sarà una linea «che potremo definire “archeologica”». A parlare è Andrea Carandini, presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, che aggiunge: «Roma è un labirinto e la nostra conoscenza della città dipende in gran misura dai lavoro pubblici».

Anche Roberto Cecchi, commissario dell’area archeologica si mostra molto soddisfatto del lavoro svolto: «Gli scavi della nuova linea sotterranea nella capitale stanno permettendo di riscrivere la storia della città».